domenica 2 settembre 2012

Festival di Venezia - Giorno 5

Senza ombra di dubbio la quinta giornata gira tutta intorno a Terrence Malick e al suo, fino ad oggi misterioso, 'To The Wonder'.

Come era prevedibile il regista non è arrivato al Lido, le sue "apparizioni" pubbliche sono davvero rare (anche se qualcuno ha detto che Malick è a Venezia ma in incognito), assente anche gran parte del cast, Ben Affleck, Rachel McAdams, Javier Bardem, la presentazione è stata affidata tutta a Olga Kurylenko e l'italiana Romina Mondello.

La trama di 'To the Wonder' è, come per tutti i film di Malick, molto complessa, è un film che parla d'amore, l'amore materiale e l'amore di Dio. Al centro di questo dramma sentimentale c'è Neil (Affleck), ingegnere chimico americano che si intraprende una relazione con la francese Marina (Kurylenko) durante un soggiorno in Francia. Insieme si trasferiscono negli Stati Uniti ma l'uomo non vuole sposare la donna. Il visto per lei scade ed è costretta a tornare in Francia. Neil riallaccia una relazione con la sua ex (McAdams). Poco dopo Marina torna negli Stati Uniti e sposa Neil per avere la green card. Marina intanto incontra un prete (Bardem) in crisi con la sua vocazione.

Malick non si allontana molto dal precedente 'Tree of Life', come temi e come stile. Il film è caratterizzato dalla solita regia di Malick, immagini poetiche sulla natura che si mischiano alle persone, voce fuori campo, domande esistenziali, assolute, filosofiche e religiose che s'interrogano sull'amore assoluto. A quanto pare in questo film sono finite molte immagini scartate da 'Tree of Life'. E' risaputo che Malick giri quantitĂ  industriali di pellicola per poi mettere mano piĂ¹ e piĂ¹ volte durante il montaggio tanto da stravolgere la storia iniziale. Anche qui, com'è successo in altri film, sono scomparsi degli attori, ad esempio Rachel Weisz, le sue scene sono state tagliate tutte, e a quanto pare anche Ben Affleck, dato come protagonista, ha meno scene di quante si pensi, un po' come Sean Penn in 'Tree of Life'.

Il film ha diviso la critica, a fine proiezione è stato accolto da applausi e fischi, come se non possa esserci via di mezzo fra "capolavoro" e "schifezza". Malick era solito fare un film ogni 6-7 anni, ultimamente si è dato molto da fare (sta girando altri due film in contemporanea) e alcuni hanno sottolineato come vedere questo film a così poca distanza da 'Tree of Life' non abbia aiutato. Sembra un seguito, un derivato meno interessante del precedente e un po' superfluo.

Fuori concorso invece è stato presentato il nuovo film di Susanne Bier 'All You Need is Love', con Pierce Brosnan protagonista.
Commedia leggera ambientata in Italia, a Sorrento, che vede al centro della storia il rapporto genitori-figli e un matrimonio.

Non sono mancate domande su James Bond per Brosnan, un fantasma che lo seguirà per sempre ma che non gli dà fastidio: "Sono attore da quando ho 18 anni. La mia passione è sempre stata recitare. Bond mi seguirà per sempre, felicemente. Bond è stato un grande dono, mi permette di essere qui oggi e di fare un film con Susanne Bier".





Frra

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