venerdì 2 settembre 2016

Venezia 73 - giorno 3

E' il giorno dello stilista e regista Tom Ford, che porta al Lido Animali Notturni. Mentre Fuori Concorso viene presentato The Bleeder.

Seconda prova da regista per lo stilista Tom Ford, che dopo il successo di A Single Man torna alla regia con il film Nocturnal Animals, tratto dal libro "Tony and Susan" di Austin Wright. Protagonisti del film Jake Gyllenhaal e Amy Adams, accompagnati da un cast stellare: Isla Fisher, Aaron Taylor-Johnson (presente al Lido), Armie Hammer, Michael Shannon, e Laura Linney.

Thriller esistenziale che racconta una "storia dentro una storia", Animali Notturni è segue due storie s'intrecciano. Da una parte c'è Susan (Adams), gallerista infelice e in crisi sposata con un uomo infedele, che ripensa al suo passato e agli errori fatti, uno su tutti l'aver lasciato il suo ex marito, a cui pensa mentre legge un manoscritto che proprio l'uomo le aveva regalato. La storia del libro diventa così una storia nel film, con protagonista Tony (Gyllenhaal), che nell'immaginazione di Susan ha le fattezze proprio del suo ex marito, un uomo in cerca di vendetta dopo che una banda di balordi ha violentato e ucciso sua moglie e sua figlia.

Il film ha avuto una buona accoglienza da parte della stampa, ottime le interpretazione dei due protagonisti, con Amy Adams sempre più "star del festival".

Durante la conferenza stampa, Tom Ford ha voluto subito sottolineare le differenze con il libro, rivendicando il diritto (e la necessità) di non rimanere per forza troppo fedeli all'originale. "Si tratta di due mezzi totalmente diversi", ha dichiarato lo stilista/regista, "Il monologo interiore di Susan viene tradotto ovviamente in una serie di immagini, così si spiega anche la scelta di spostare la vicenda in un'altra epoca e in un altro territorio, in particolare l'Essex e il Texas che conosco bene. Il libro era degli anni '90, oggi serviva un luogo remoto in cui i telefoni cellulari non avessero campo. Per il resto invece, mi ha interessato questa storia di chi lascia andare una persona e ne paga le conseguenze".
Sia Jake Gyllenhaal che Amy Adams sono rimasti fin da subito affascinati dalla storia, in particolare l'attore ha sottolineato come sia stato colpito anche dalla carta dello script. "Una sfumatura di rosso  davvero elegante", ha detto Gyllenhaal, "L’ho subito sentita come una storia molto personale, una delle migliori sceneggiature che abbia mai letto, emozionante metafora sulla violenza di oggi. E' stata incassare continui colpi senza reagire, come fa il mio personaggio. Leggendo la sceneggiatura ho capito che parlava di come viviamo il dolore nella nostra vita quotidiana. Ma non credo sia un film sulla vendetta, è il racconto di una coppia che si è amata, ha avuto un’opportunità e non l'ha saputa sfruttare".
Approccio più complicato per Amy Adams, che ha confessato che inizialmente non le piaceva il suo personaggio. "All'inizio, preparando il film, Susan non mi piaceva", ha dichiarato l'attrice, "Il che è un problema per me. Ho dovuto trovare una strada per avvicinarmi a Susan perché non posso interpretare una persona che disprezzo. Devo ringraziare Tom che mi ha letto molti brani del libro, conducendomi alla scoperta delle sue sfaccettature".

A colpire subito del film è stata la scena d'apertura, una elegante sequenza musicale di una mostra di arte contemporanea con delle performance sexy di donne corpulente e obese. "Nel film ogni opera artistica è vera, odio quando nei film si inseriscono lavori palesemente falsi", ha spiegato Tom Ford, "ho realizzato la sequenza iniziale lavorando sull'immaginario di qualcuno che vede l’America da fuori, e io vivo in Europa da ventisei anni, esagerato, grasso, vecchio, brandelli del concetto patriottico liberi da convenzioni con corpi che non rispondono a dettami estetici imposti. Lo stile deve sempre nascondere della sostanza, far parte del racconto".

Nocturnal Animals uscirà in Italia il 17 novembre.

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Altro film presentato oggi è The Bleeder, con un quasi irriconoscibile Liev Schreiber e Naomi Watts protagonisti.

Il film racconta la vera storia del pugile, e venditore di alcolici, Chuck Wepner, soprannominato "The Bleeder", passato alla storia per aver retto 15 round contro il grande Muhammad Alì, e che poi ha ispirato Sylvester Stallone per la storia di Rocky Balboa.

Una parabola breve quella di Wepner. "Con il suo naturale atteggiamento si è aperto alla trappola del narcisismo, pagando poi la sua passione di voler essere amato da tutti", ha dichiarato Liev Schreiber, "Come attore capisco cosa voglia dire rischiare che il narcisismo rovini la vita, che il bisogno di essere amati diventi nocivo. Se credi che la fama sia tutto nella vita, allora sarai destinato a una vita incredibilmente solitaria".
Accanto all'attore quella che è anche sua moglie nella vita, cioè Naomi Watts, che sul suo personaggio ha dichiarato: "Di lei mi è piaciuta la saggezza, la consapevolezza, la forza, e il fatto di essere una donna piena di spirito. Ho incontrato la vera Linda nel corso di una serata molto piacevole. La prima cosa su cui abbiamo lavorato è stata la voce, poi sulla sua fisicità, i vestiti, il modo di muoversi e camminare. Ho anche imbottito un po' il seno... Una bella boccata d’aria fresca dopo aver interpretato tante donne disperate, urlanti, che piangono o sono sull'orlo di un esaurimento nervoso!".

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