martedì 19 maggio 2015

Festival di Cannes 2015 - giorno 7

Il festival arriva a metà e in Concorso presenta il nuovo thriller di Denis Villeneuve, Sicario, mentre fuori dal festival scoppia la polemica dei "tacchi alti"!

Protagonista del film una convincente Emily Blunt, accanto a lei Benicio Del Toro e Josh Brolin.

Ambientato al confine tra Stati Uniti e Messico, la storia vede al centro Kate (Blunt), agente dell'FBI idealista arruolata in una task force d'elite per combattere il traffico della droga. Guidati da un consulente con un passato oscuro e discutibile, la task force parte per una missione segreta che metterà Kate nella condizione estrema di dover abbandonare i suoi ideali per poter sopravvivere.

Una storia che racconta il difficile e controverso tema del traffico di droga, già affrontato in tantissimi film, ma con la particolarità di avere una donna come protagonista. "L’idea del film è nata dopo Prisoners", ha dichiarato il regista canadese Denis Villeneuve, "Mi sono subito innamorato della sceneggiatura di Taylor Sheridan quando l’ho letta, perché è anomala per questo genere di film, per il fatto che la protagonista è una donna. [...] Il film cerca domande più che risposte viviamo in un’epoca dove le ‘zone grigie’ la fanno da padrone. Proprio questo mi ha affascinato dello script. Quando il mio agente me lo ha proposto ho capito che era esattamente quello che stavo cercando. Desideravo proprio concentrarmi sulla zona tra USA e Messico". Sicario è un film a cui il regista tiene moltissimo, come ha specificato il regista durante la conferenza stampa: "Lo sento come il mio film migliore, non tanto per la qualità della pellicola in sé, ma è quello più vicino a me, perché fatto senza compromessi, coinvolgendo chi lavorava con me. È difficile dirlo per il mio ego, ma sono qui a Cannes per merito loro. La sceneggiatura è diventata poi qualcosa di diverso, migliore, grazie alle discussioni avute con Emily e Benicio".

"Penso che ci siano molte donne forti lì fuori", ha dichiarato la protagonista Emily Blunt parlando del suo personaggio, "Non è solo una questione di tirar fuori la pistola. Il mio personaggio in realtà è vulnerabile, si trova con gente sconosciuta in un ruolo sconosciuto, e non penso di averla resa come un personaggio mascolino. Cerca di sopravvivere. Ho parlato con diverse agenti dell’FBI e sono donne normalissime. Tornano a casa e guardano Gosford Park e Downton Abbey come tutte. Mi ha interessato entrare in parte e capire come essere una donna poliziotto possa influenzare la tua vita". Un ruolo per cui l'attrice ha dovuto fare un po' di addestramento. "Ho avuto molti uomini intorno, ma ci sono abituata"; ha detto la Blunt, "Per l’uso delle armi ero già allenata per altri film. Quello che mi ha stupito è stata la preparazione minuziosa, le coreografie quasi da danza, degli agenti incaricati di fare irruzione nei casi di rapimento con assedio".
Josh Brolin invece aveva inizialmente rifiutato il ruolo, per fortuna poi ci ha ripensato. "Mi sento fortunato per aver lavorato con Denis, inizialmente avevo rifiutato perché ero carico di lavoro, stupidamente!", ha raccontato l'attore, "Ma poi sono tornato sui miei passi e ne sono contento. Denis era sempre umile, dicendo che non era certo su come rispondere alle nostre domande. Vedendo il film poi mi sono reso conto che sapeva benissimo dove andare. Ho capito che voleva darci la sensazione di essere indispensabili al film, di aver avuto noi delle grandi idee, mentre invece ci ha manipolati". "Denis è stato principalmente un grande motivatore, Sul set trasmetteva entusiasmo, motivato dalla sua ricerca di autenticità", ha continuato Benicio Del Toro, "Sa ascoltare le ragioni degli attori e metterle tutte insieme. Personalmente ho girato molti film in quell'area e penso che quello che accade da quelle parti sia un problema di difficile soluzione. Per tornare alla domanda iniziale non penso che il film dica che il fine giustifica i mezzi. Forse lo fanno alcuni dei personaggi, tra cui il mio, ma non il film".

Alla fine il cast, in particolare Emily Blunt, è stato interrogato sulla polemica che si è scatenata sulla decisione della direzione del festival dell'"obbligo di tacchi alti" per le donne. Tutto è nato dalla premiere di Carol, dove ad alcune donne è stato negato l'accesso al red carpet perché non indossavano i tacchi alti ma delle semplici "ballerine". La notizia ha fatto velocemente il giro del web, tante donne, giornalisti ma anche attrici, sono rimaste deluse dal comportamento del festival. E la polemica è arrivata alla conferenza stampa del film Sicario, e anche Emily Blunt si è detta molto delusa da questa imposizione. "Il mio punto di vista è che nessuno dovrebbe indossare i tacchi alti, ma solo scarpe basse!", ha scherzato l'attrice per poi farsi più seria, "Sinceramente penso che ognuno dovrebbe indossare quello che vuole. Io preferisco indossare le Converse, o le scarpe da ginnastica, è il mio punto di vista. Ma questo è davvero deludente". Per solidarietà il regista ha dichiarato che lui, Benicio Del Toro e Josh Brolin avrebbero indossato i tacchi durante il red carpet. Sarebbe bello ma difficile da realizzare.

Dopo il divieto di selfie in passerella - sfidato da molti attori che se li sono fatti ugualmente - la scelta del festival di imporre i tacchi alti alle donne è sembrata una inutile forzatura.

0 commenti:

Posta un commento