lunedì 18 maggio 2015

Festival di Cannes 2015 - giorno 6

Giornata all'insegna delle emozioni al festival, dove è stato presentato il nuovo film della Disney/Pixar, Inside/Out (Fuori Concorso).

Accoglienza a dir poco calorosa per l'ultimo gioiello della Pixar, una vera e propria ovazione trionfale ha chiuso la proiezione stampa della mattina, seguita da critiche entusiaste.

Il film racconta di Riley, una ragazzina non ancora adolescente che vive con i suoi genitori in una tranquilla cittadina americana. La sua vita cambia quando il padre viene trasferito a San Francisco per lavoro, Riley si trova a dover abbandonare la sua casa, gli amici, la scuola, per andare in una città nuova e completamente diversa. Questo provoca una piccola crisi emotiva in Riley. E proprio le emozioni sono al centro della storia, emozioni che prendono le sembianze di buffi personaggi che vivono nella mente della ragazzina. C'è Gioia, leader del gruppo, Disgusto, Rabbia, Paura e Tristezza, a loro è affidato l'equilibrio emotivo di Riley. Tutto fila più o meno liscio fino a che Gioia e Tristezza, i due sentimenti principali, si perdono nella valle dei ricordi perduti. Lì le due emozioni trovano Bing Bong, l'amico immaginario di Riley ormai dimenticato. Mentre Gioia e Tristezza, insieme a Bing Bong, cercano di tornare al "posto di comando", l'equilibrio di Riley viene destabilizzato dai continui pasticci di Rabbia, Disgusto e Paura,

In pieno stile Pixar, il film è per bambini ma non solo, nella storia infatti ci sono riferimenti, anche visivi, e citazioni che molto probabilmente verranno colti e capiti solo dagli adulti. "Non abbiamo mai pensato di dover fare un film solo per bambini", ha dichiarato il regista Pete Docter, che per la storia ha preso spunto dalla figlia di 9 anni, "lo abbiamo progettato per la famiglia, quindi anche per i genitori. Anzi, proprio come genitori. Guardiamo i nostri figli e diciamo spesso: chissà che cavolo passa loro per la testa? Volevamo fare qualcosa di mai visto prima. Chiaramente sappiamo come funzionano veramente i ricordi, le memorie e i sentimenti, ma abbiamo operato perché tutto diventasse narrativamente coinvolgente. Non ci poniamo il problema di cosa sia cinema d’intrattenimento e cosa d’autore. Per noi è lo stesso, l’importante è arrivare alla gente e raccontare belle storie". E il film è arrivato eccome, tanto che molti hanno eletto 'Inside/Out' come uno dei migliori film della Pixar in assoluto.
"L’animazione è molto cambiata da quando ho cominciato, e non solo da un punto di vista della tecnica ma proprio da quello dello storytelling", ha detto John Lasseter facendo una riflessione sull'animazione in generale, "Il settore era praticamente morto, ce n’era un po’ in televisione e Disney faceva un film ogni quattro o cinque anni, ma il pubblico pensava che fosse solo roba per bambini. Io sapevo che non era così: nemmeno Disney faceva solo film per bambini. Gli adulti hanno cominciato a pensare che l’animazione fosse solo per i bimbi. La rivoluzione è arrivata dal cinema ‘live action’, con Spielberg, Scorsese, Coppola… facevano film per tutti, adorati dall’audience, e io ero convinto che si potesse fare anche con l’animazione, che potesse emozionare ampie fasce di pubblico in tutto il mondo. Quando abbiamo iniziato con la Pixar, e Toy Story, tutti pensavano solo alla tecnologia, ma dipende chiaramente da come la si usa. Se la si mette a fianco di buoni contenuti allora tutti avranno una buona percezione di questa tecnologia, se ci si sbaglia invece il pubblico non la accetterà. Per fortuna tutti hanno adorato Toy Story, ha dato il via al trend dell’animazione in computer graphics, e non posso che esserne fiero".
Vista l'accoglienza, è stato un peccato non vedere 'Inside/Out' in Concorso. "Non saprei dire. E' difficile entrare nel merito dei criteri selettivi di un festival. Posso dire che il vero premio per noi è essere qui nella selezione ufficiale", ha risposto Lasseter.

Il film sarà nelle sale italiane il 16 settembre.

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