Variety dedica un lungo articolo alla Marvel e a quello che starebbe succedendo dietro le quinte.
A settembre, i creativi della Marvel e il capo dello studio Kevin Feige si sono riuniti per il ritiro annuale dello studio. L'atmosfera viene descritta come fiduciosa e positiva ma impossibile negare che ci sono diversi problemi che affliggono Kevin Feige e la Marvel. Negli ultimi tre anni infatti l'"Impero" ha traballato fino a trovarsi al punto in cui è oggi, con un presente un po' troppo confuso e un futuro da pianificare molto meglio.
Andiamo per punti.
- Il problema di Kang il Conquistatore
Con l'uscita di scena di Thanos, nell'MCU c'era bisogno di un nuovo supervillain, la scelta era caduta su Kang il Conquistatore con un attore in ascesa come Jonathan Majors ad interpretarlo, e il personaggio sarebbe dovuto essere la minaccia ad unire tutti i film della Marvel fino a Avengers: The Kang Dynasty. Il debutto in Loki era stato più che positivo, poi però il personaggio è riapparso solo in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che ha incassato meno di 500 milioni di dollari (tanti per chiunque, non per la Marvel) e nella seconda stagione di Loki. Per quale motivo? Jonathan Majors è stato arrestato per aggressione e percosse alla compagna e a novembre andrà a processo per violenza domestica. Quando Majors è stato arrestato, la Marvel ha deciso di aspettare, di non utilizzare il personaggio, ma questo lo ha depotenziato. Ora Feige si trova con un dilemma importante: continuare con Majors/Kang o fare un recasting dell'attore, lo hanno già fatto in passato con il Colonnello Rhodes, da Terrence Howard a Don Cheadle, ma non si trattava del supervillain principale della storia; oppure cambiare subito rotta, magari con un altro villain, come Doctor Doom? La scelta non è stata ancora fatta e la Marvel ha puntato davvero tanto su Kang che cambiare rotta ora sarebbe davvero complicato e comporterebbe la riscrittura della trama di fondo di tutti i prossimi film.
La lamentela viene dall'alto, il CEO della Disney Bob Iger si è lamentato pubblicamente della strategia che ha puntare troppo sullo streaming (a causa della pandemia, ma poi si è continuato) e delle troppe serie che avrebbero fatto perdere fluidità alla narrazione dell'MCU, facendo anche perdere l'interesse nel pubblico. In sintesi: troppe serie, troppe trame, storia troppo diluita e dispersiva. A questo si aggiungono le lamentele del reparto degli effetti speciali, costretto a orari di lavoro insostenibili su troppi progetti, con il risultato di veder calare la qualità. Clamoroso è stato il caso di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che ha debuttato con effetti visivi non completati perché gran parte del reparto VFX è stato spostato, a lavori in corso, su Black Panther: Wakanda Forever. Di fatto, Ant-Man è stato trattato da film minore rispetto a Black Panther. Poi ci sono state le critiche negative agli effetti visivi di She-Hulk, che addirittura non erano pronti al debutto della serie, tanto che la trasformazione che doveva essere presente nel primo episodio è stata spostata più avanti.
L'8 novembre intanto arriverà in sala The Marvels e si teme che possa incassare meno del previsto, non solo a causa dello sciopero degli attori che non permette al cast di promuovere il film, ma anche per come è stato deciso di impostare la storia. Non sarà il sequel diretto di Captain Marvel ma un film che si collegherà direttamente a due serie, visto che include i personaggi di Monica Rambeau, introdotta nella serie WandaVision, e Kamala Khan dalla serie Ms. Marvel, e chi non ha visto le serie? questo preoccupa molto, perché chi non ha seguito le due serie e non conosce gli eventi che poi saranno proposti nel film, potrebbe non avere interesse a vederlo.
Bob Iger vuole snellire, potare qualche ramo delle serie tv, e Kevin Feige deve trovare il modo di riportare coesione e linearità nell'MCU, e il primo cambiamento l'ha subito il progetto Armor Wars, presentato come una miniserie, ora si sta lavorando per farne un film, ma non si sa ancora se alla fine sarà confermato.
La linearità delle trame viene da sceneggiature solide, e negli ultimi anni sembra che questo si sia un po' perso in casa Marvel, e il comportamento di certi registi non aiutano. Lo dimostra anche il caos intorno a Blade, film molto atteso per cui è stato ingaggiato il due volte premio Oscar Mahershala Ali. Il film però sta avendo molti problemi di produzione. Il primo regista scelto ha abbandonato il progetto a una settimana dall'inizio delle riprese, la sceneggiatura ha subito quattro riscritture e sembra che lo script fosse pieno di "scelte di vita" e poca azione, e che la voglia di essere a tutti i costi politically correct e inclusivi abbia prodotto qualcosa di talmente insoddisfacente che Ali avrebbee minacciato di abbandonare il progetto. A questo punto sembra che Feige abbia preso in mano la situazione azzerando tutto e affidando il progetto a Michael Green, candidato all'Oscar per Logan.
Anche The Marvels ha dato qualche grattacapo a Kevin Feige, con la regista Nia DaCosta che avrebbe abbandonato il film nel bel mezzo della postproduzione per andare a girare un altro film a Londra. "Se stai dirigendo un film da 250 milioni di dollari, è un po' strano che il regista se ne vada con qualche mese di anticipo", ha dichiarato una fonte. La regista non ha voluto commentare anche se si è detta pronta a tornare per un eventuale sequel
- La svolta con gli X-Men e i Fantastici 4? e l'idea di riportare gli Avengers originali
Ma Kevin Feige è convinto però che l'MCU ritroverà grande spinta grazie all'arrivo dei Fantastici 4 (la produzione dovrebbe iniziare il prossimo anno) e degli X-Men. Sono due filoni molto attesi, e poi c'è Deadpool 3, in cui rivedremo Hugh Jackman nei panni di Wolverine e sarà la sua prima volta nell'MCU. Chissà che non ci resti a lungo.
E poi c'è una folle idea di cui sembra si parli spesso nelle stanze di casa Marvel, il ritorno degli Avengers originali, compresi Iron Man e Vedova Nera, che come sappiamo sono morti eroicamente in Endgame, ma nei fumetti, con i vari multiversi, tutto è possibile. Quello che sembra impossibile sono gli stipendi degli attori, ed è questo che al momento impedisce di trasportare la folle idea su carta. Riportarli indietro non sarebbe affatto economico, soprattutto se Robert Downey Jr. dovesse vincere l'Oscar il prossimo anno, e poi c'è Scarlett Johansson che ha recuperato il rapporto con la Disney e i Marvel Studios dopo i problemi con Black Widow, ma sicuro non sarebbe un ritorno economico.
Secondo gli esperti del settore comunque, la Marvel non è moribonda, come dichiarato da Jason Squire, professore emerito alla USC School of Cinematic Arts e conduttore di "The Movie Business Podcast": "Scrivere il necrologio Marvel oggi sarebbe davvero sconsiderato".
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