lunedì 12 novembre 2012

Festival di Roma - giorno 3

La terza giornata del Festival di Roma è stata sicuramente caratterizzata dalla tanta, tantissima, pioggia caduta sulla Capitale. Fra i film presentati il primo dei film a sorpresa, il debutto alla regia di Carlo Lucarelli e un colorato film francese.

'L'Isola dell'Angelo Caduto' è l'esordio alla regia dello scrittori di gialli Carlo Lucarelli. Protagonista Giampaolo Morelli.
Trasposizione di uno dei suoi libri di maggior successo, la storia è ambientata nel periodo dell'ascesa di Mussolini su un'isola prigione, una inchiesta della polizia dovrà indagare sul quel luogo isolato in cui il mistero, la realtà e Storia si mescolano.

La trama vi ricorda qualcosa? E' lo stesso regista ad ammettere di aver fatto il suo personale 'Shutter Island'. Il film non ha convinto, a causa di una storia che si sgonfia e di una regia e una sceneggiatura troppo televisiva. Lucarelli però non è presuntuoso, durante la conferenza stampa ha risposto con umiltà ad una domanda provocatoria: "A me il film è parso brutto, lei è sicuro che il risultato finale sia quello che voleva? - Come regista io non sono nessuno, mi sono fatto aiutare da tutta la troupe e il film è il risultato di un lavoro di squadra. Ma l’idea di fondo di fare un film sopra le righe, un pastiche di influenze, è mia: magari è stato un errore, ma è stato un errore consapevole."

Presentato il primo film a sorpresa di Muller, 'Back to 1942' di Feng Xiaogang. Nel cast anche Tim RobbinsAdrien Brody, assente in conferenza stampa ma presente sul red carpet.

Ambientato durante la più grande carestia della Cina, che ha provocato tre milioni di vittime, e con il conflitto con il Giappone alle porte. Il proprietario terriero Fan con la figlia sedicenne si uniscono ai milioni di rifugiati che si dirigono a piedi verso la provincia dello Shaanxi. Durante il viaggio incontrano tre uomini, un giornalista/fotografo americano (A.Brody), uno chef diventato giudice e Padre Simeone, in crisi con la fede e che si rivolge ad un prete italiano (T.Robbins).

Un film lungo e pretenzioso, costruito e confezionato bene, con le fattezze di un kolossal ma che si complica nella scrittura e nella spiegazione della storia. Ha convinto a metà, con A.Brody e T.Robbins non sfruttati al meglio.

Altro film presentato oggi, 'Populaire' di Régis Roinsard. Nel cast Romain Duris, Deborah Fraçois e Berenice Bejo.

Ambientato alla fine degli anni '50, è la storia di una ragazza della provincia francese, Rose Pamphyle, il cui unico talento è quello di saper dattiloscrivere alla velocità della luce. Viene assunta da Louis Echard, titolare di un'agenzia di assicurazioni. Louis diventa così il suo allenatore con l'intento di far diventare Rose la dattilografa più veloce del mondo. L'amore però si mette di mezzo.

Colorato, fresco, romantico e brillante, il film è piaciuto e ha raccolto diversi applausi a fine proiezione.
"L’idea di questo film nasce casualmente, quando un giorno mi sono imbattuto in un documentario che raccontava la storia dei campionati di dattilografia", ha raccontato il regista, "Da quel momento ho iniziato a studiare, a cercare informazioni: il documentario ha risvegliato in me la voglia di creare una storia d’amore che si mischiasse a questo sport".

Annunciato anche il secondo film a sorpresa del Festival, anche questo arriva da oriente, è il gangster movie 'Duzhan' di Johnny To. Domani intanto arriva a Roma Sylvester Stallone che incontrerà il pubblico e i fan al Teatro di Tor Bella Monaca, in periferia, in attesa della presentazione mondiale del film 'Bullet To The Head' prevista per mercoledì.


Frra


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