sabato 10 novembre 2012

Festival di Roma - giorno 2

Rotto il ghiaccio, oggi è il giorno del primo film italiano in concorso e soprattutto è il giorno di Carlo Verdone.

Presentato oggi nella sezione Prospettive Italia il documentario 'Carlo!' di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni, dedicato all'attore e regista romano Carlo Verdone.

Filmati inediti, privati, di backstage, di repertorio e tante testimonianza, da Margherita Buy a Marco Giallini, da Claudia Gerini a Eleonora Giorni e Toni Servillo, per raccontare Carlo Verdone e celebrare il suo talento e la sua bravura.
Nessuno meglio di Verdone negli ultimi 30 anni ha saputo raccontare l'Italia e gli italiani, i tic, i modi di fare, le manie, ritratti di gente reale che si può benissimo incontrare per strada. "Mi piace andare alla ricerca dei dettagli", dice Verdone, "dalla voce alle piccole cose presenti anche nell'uomo più grigio e banale. Dettagli da esaltare. E questo per risalire alla tipologia, all'anima del personaggio. Il dettaglio è fondamentale".
Un documentario pieno di aneddoti imperdibili: "Quando abitavo in Via del Pellegrino, una zona anche mal frequentata, spesso mi chiamava un negoziante amico perché al suo negozio gli chiedevano se potevano avere un mio autografo. Un giorno scendo giù per una richiesta simile e trovo un signore distinto che mi chiede più di un autografo da dedicare a personaggi strani come il 'ramarro' o il 'saraga'. Solo molto dopo ho scoperto che quel signore elegante era Enrico de Pedis, il capo della banda delle Magliana".
Una celebrazione più che meritata per un attore e regista che è una colonna portante della commedia italiana.

Oggi è il giorno del primo film italiano in concorso, 'Alì Ha gli Occhi Azzurri' di Claudio Giovannesi. Il titolo è tratto da alcuni versi di Pier Paolo Pasolini e il film in qualche modo lo omaggia nei temi e nei modi.

Ambientato ad Ostia, il film presenta un'Italia multiculturale e multirazziale e racconta sette giorni difficili e movimentati di Nader, ragazzo nato in Italia da genitori egiziani emigrati, fra amore, problemi familiari, ribellione anche religiosa e l'avvicinarsi dell'età adulta. Gli occhi azzurri del titolo si riferiscono alle lenti a contatto che Nader usa per sembrare come gli altri.
Il film si potrebbe definire uno spin off del documentario precedente di Claudio Giovannesi, 'Fratelli d'Italia', presentato sempre a Roma tre anni fa. E Il film ha convinto.

"Dopo 'Fratelli d'Italia' volevo continuare a occuparmi di adolescenza e di società multietnica in quel territorio", ha detto Giovannesi, "Ho scelto di concentrarmi su Nader perché mi era sembrato quello più in grado di rimanere spontaneo di fronte alla macchina da presa, e anche perché è quello che si sente più italiano. Nader vive un conflitto tra la sua cultura d'origine [...] Non c'è soluzione al conflitto che si porta dentro tra amore e proibizione, tra le due culture, ma la la presa di coscienza è un punto di partenza importante, la sua situazione è conflittuale ma anche ricca". E sul paragone con Pasolini: "Con Pasolini condivido l'estetica di film come 'Mamma Roma' e 'Accattone', il mondo marginale raccontato in modo così puro e innocente".
Il film uscirà il 15 novembre.

Ha convinto pubblico e critica anche il film di Valérie Donzelli, 'Main Dans la Main', commedia romantica che parla della storia d’amore tra un giovane vetraio e una rigida e solitaria insegnante di ballo dell’Opera di Parigi. Il film ha raccolto tanti applausi.


Sono stati presentati oggi anche: il film di P.J.Hogan, 'Mental', un film folle sulla follia con una brava Toni Collette e Liev Schreiber; e il film di Susanna Nicchiarelli, tratto da un libro di W.Veltroni, 'La Scoperta dell'Alba', con una sempre brava Margherita Buy e Sergio Rubini, anche se il film ha non ha convinto del tutto.


Frra

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