sabato 2 settembre 2017

Venezia 74 - giorno 4

Il protagonista del quarto giorno è uno che in Italia e al Festival di Venezia è di casa, si tratta di George Clooney, che porta in Concorso il suo ultimo lavoro da regista, Suburbicon.

Commedia nera nata dalla mente dei fratelli Coen, e firmata anche da Grant Heslov e dallo stesso Clooney, la storia è ambientata nella cittadina di Suburbicon, un pacifico sobborgo degli anni '50, tra case color pastello e giardini curati. La gente che vive a Suburbicon è tranquilla e riservata, il più riservato di tutti è il protagonista Gardner Lodge (M.Damon), che vive con la sua famiglia in una di quelle perfette villette. Una perfezione che s'incrina quando nel quartiere arriva la prima famiglia afroamericana, ma il signor Lodge ha ben altro a cui pensare. La sua tranquilla vita viene messa sottosopra da una violazione di domicilio, quattro uomini entrano in casa e addormentano lui e tutta la sua famiglia. La legge si rivela troppo lenta, e mentre il quartiere erige muri per evitare che i cittadini bianchi siano disturbati dalla vista della famiglia afroamericana, il signor Lodge decide di farsi giustizia da solo, finendo in una spirale di violenza e vendetta che rivela la maschera ipocrita di quella falsa perfetta periferia americana.

Un film molto attuale quello di George Clooney e l'attore durante la conferenza stampa non tira indietro la gamba quando parla degli USA di Donald Trump. "Una nuvola nera incombe sull'America", ha dichiarato l'attore, "Abbiamo iniziato a lavorare a questo film quando Trump ha iniziato la sua corsa politica e nei suoi discorsi elettorali parlava di costruire barriere, di fare di nuovo grande l'America. Queste problematiche purtroppo non sono mai morte negli Usa". Suburbicon comunque è una commedia nera, Clooney ci tiene a precisarlo. "Non volevamo fare polemiche o una lezione civica", ha spiegato l'attore, "il nostro intento era far ridere ed essere cattivi, ma è evidente che se vai negli Stati Uniti trovi un Paese che non è mai stato così arrabbiato. Io continuo a essere ottimista ma quello che sta succedendo negli USA necessita di una profonda riflessione".
Non un film politico quindi, ma un film che, nonostante sia ambientato nel 1959, riflette molte questioni attuali, come quella razziale e dell'integrazione. Parallela alla storia del protagonista, nel film è stata inserita la vicenda di una famiglia afroamericana che per quanto assurda non è inventata ma reale, William e Daisy Myers sono realmente esistiti, erano una coppia di neri che nel 1957 si trasferirono a Levittown scatenando una rivolta razziale. "Stiamo scontando ancora il nostro peccato originale: la schiavitù", ha detto Clooney, "La petizione che a un certo punto viene letta nel film, in cui si dice 'siamo per l'integrazione solo nel momento in cui i negri si saranno educati', non l'abbiamo scritta noi, è un documento vero. Il nostro non è un film su Donald Trump ma sulla sottigliezza con cui striscia sul razzismo". "Suburbicon rappresenta questo", gli fa eco Matt Damon, "il mio personaggio si aggira in bicicletta per il quartiere, di notte e pieno di sangue, tanto sa che non daranno la colpa a lui, ma ai neri".

Parlando del film, Matt Damon e Julianne Moore (che interpreta sia la moglie di Damon che la cognata) hanno dichiarato di essersi divertiti molto. "Sono stata contenta di poter interpretare due ruoli", ha detto Julianne Moore, "E' molto interessante capire come la vita di una sorella si ripercuote su quella dell’altra. Il mio personaggi invita suo nipote bianco a giocare con il bambino nero. E l’unica che lo fa. Perché lei sa cosa vuol dire essere emarginata. Non ha niente, mentre sua sorella ha tutto, ha la famiglia fantastica che voleva avere". Per Matt Damon non è stata certo la prima volta sul set con l'amico George Clooney. "Girare il film è stato molto divertente", ha detto l'attore, "è il settimo o ottavo set che divido con George. Mi ha chiamato dicendomi che sarebbe stata una parte mai fatta da me finora, ho dovuto spingermi oltre. Con George ormai ho capito come lavorare: quando dà un’indicazione basta fare il contrario e tutto va a meraviglia".
Nel cast c'è anche Oscar Isaac, in un ruolo che i Coen avevano scritto proprio per Clooney. "Non mi piace dirigermi da solo, è faticoso, e poi Oscar è stato bravissimo e io non avrei saputo fare di meglio", ha detto l'attore.

A George Clooney è stato chiesto anche se avesse mai fatto un pensierino su una possibile candidatura come Presidente degli USA. Domanda ha cui l'attore ha risposto in modo semi-serio: "In questo momento, chiunque abbia voglia di farlo è benvenuto. Sembra un lavoro divertente". "Chiunque sarebbe meglio di quello attuale", ha chiuso il discorso Matt Damon.

Suburbicon sarà nelle sale italiane il 14 dicembre.
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Presentato Fuori Concorso quello che il direttore Alberto Barbera ha definito il "film più violento del festival". Si tratta del prison movie Brawl in Cell Block 99, diretto da S. Craig Zahler.

Bradley Thomas (V.Vaughn) è ex pugile, ex alcolizzato, alto quasi due metri e una grossa croce tatuata sulla nuca, che viene licenziato dall'officina in cui lavora, lo stesso giorno in cui scopre che la moglie lo tradisce. Dopo aver distrutto a mani nude l'auto della donna, stringe con lei un nuovo patto. Dopo diciotto mesi sembra andare tutto bene, Bradley sta per diventare padre quando viene arrestato per colpa di un gruppo di messicani partner d'affari. L'uomo è pronto a scontare la sua pena senza fare problemi ma un ricatto lo costringerà a tirare fuori il peggio di sé per riuscire a farsi rinchiudere nel carcere di massima sicurezza Block 99.

"Il personaggio di questo film, Bradley Thomas, ha un sacco di violenza dentro di sé. Deve cercare di trattenerla, ma quando la rilascia è persino superiore a quello che credeva lui stesso. Una sorta di esperienza catartica", ha dichiarato il regista.
Protagonista del film è Vince Vaughn, in un ruolo molto diverso da quello in cui siamo abituati a vederlo. "Non credo siano scomparse del tutto le commedie dalla mia vita", ha dichiarato l'attore, "ma ho avuto la fortuna di trovare altri percorsi e sono molto contento".

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