Giornata senza nomi da copertina al festival ma con due film in Concorso che convincono la stampa, un altro film italiano nella sezione Un Certain Regard, e il film scandalo presentato a mezzanotte.
Dopo l'ottimo successo del film Un Sapore di Ruggine e Ossa del 2012, presentato proprio a Cannes, torna al festival, in Concorso, il regista francese Jacques Audiard che presenta il suo Dheepan.
Il film è un dramma sociale e politico che vede al centro della storia una famiglia che scappa dalla violenza della guerra in Sri Lanka per trovarsi in mezzo ad un nuovo tipo di violenza nelle banlieue francesi.
Protagonisti del film degli attori non protagonisti. Il film ha convinto la maggior parte della stampa raccogliendo consensi e applausi alla fine della proiezione. "E’ un progetto che avevo in mente addirittura da quando avevo finito Il Profeta, e poi si è concretizzato. L’idea iniziale era di fare una storia d’amore. Molto velocemente si sono incontrati altri elementi intorno alla storia della coppia. Non è il classico film d’amore francese, gli attori sono stranieri, era giusto fare qualcosa di diverso", ha raccontato Audiard, "Volevo fare un film francese dove i personaggi parlassero la lingua Tamil. [...] non è un film sulla violenza, ma sulle relazioni che si instaurano tra persone che si ritrovano ad essere un nucleo familiare per necessitá, ecco perché, anche grazie agli attori, ci sono stati molti cambiamenti rispetto allo script iniziale".
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Sempre in Concorso, è stato presentato anche il nuovo film del regista taiwanese Hou Hsiao-Hsien. Si tratta di The Assassin, un wuxia che ha raccolto ottimi consensi e tanti applausi da parte della stampa. E c'è chi azzarda vedendolo come uno dei possibili film premiati.
Il film racconta la storia di una donna, un'assassina, che si trova davanti a dilemmi morale ed esistenziali dopo che la sua maestra la accusa di avere troppi scrupoli. Ambientato nella provincia di Weibo, in conflitto con l'Impero, la protagonista verrà messa alla prova con la missione che prevede l'uccisione del governatore della provincia, cioè suo cugino e suo ex promesso sposo.
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A mezzanotte di ieri invece è scoccata l'ora dello scandalo. E' stato presentato (Fuori Concorso) Love, nuovo film di Gaspar Noè. In poche parole, un porno, in 3D.
La proiezione della notte è stata affollatissima, con quasi tremila persone rimaste fuori senza poter vedere il film, e chi l'ha visto ha dovuto fare una coda di circa quattro ore. Ne è valsa la pena? a quanto pare, non tanto. Il film ha raccolto più fischi che applausi, soprattutto dopo la proiezione stampa del mattino.
Al centro della storia un triangolo amoroso-sessuale tra Murphy, Electra e Omi, con la voce fuoricampo di Murphy che racconta la sua deludente vita matrimoniale con Omi, con cui ha un figlio, Gaspar (il regista che si autocita), e intanto ricorda la travolgente e sessualmente scatenata storia con Electra. Il film offre un susseguirsi di scene di sesso, in tutte le posizioni, anche a tre, masturbazione (con tanto di membro maschile in primo piano e il 3D ad enfatizzare), scambisti e trans, il tutto mescolato a commenti esistenziali e dialoghi sulla fiducia e il tradimento.
Un film creato per far scandalo, come se ne sono visti altri in passato a Cannes, che il regista difende a spada tratta (e ci mancherebbe altro). "Essere a Cannes è divertente. Ho lavorato 20 ore al giorno per finire in tempo il film ed essere qui", ha dichiarato Gaspar Noè, "Avevamo venduto il progetto come un mélo porno e pensavo che andasse via come il pane, in realtà forse quando si parla di porno la gente si spaventa. Ma il mio film parla dell'essere innamorati. Erano anni che volevo fare un film che rappresentasse in modo fedele una coppia innamorata nei suoi eccessi emotivi e fisici". Il regista - non nuovo a scandali, nel 2002 presentò il film 'Irréversible' in cui c'era una scena di stupro molto lunga e dettagliata - ha poi parlato del contenuto del film. "Volevo con questo film superare la ridicola regola per cui i film normali non possono contenere sequenze ad alto contenuto erotico", ha spiegato Noé, "volevo mostrare quello che il cinema, per questioni legali e commerciali non mostra, nonostante tutti non pensino ad altro che a fare sesso". In realtà per il regista non c'è nulla di scandaloso nel suo film, tanto da suggerire solo un divieto ai minori di 12 anni. "Non vedo la minima trasgressione nel film, Ci sono passati Pasolini e Buñuel, io arrivo molto tempo dopo con la mia piccola telecamera 3D. E anche la scena dell'eiaculazione in faccia, in realtà... è gioiosa!". Alla fine però il regista non ha voluto rivelare quanto siano state vere le scene di sesso tra gli attori.
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E' stato presentato invece nella sezione Un Certain Regard il quarto film italiano del festival, Louisiana (The Other Side), di Roberto Minervini.
A metà tra fiction e documentario, il film è ambientato in un piccolo villaggio nel nord dello stato, quasi al confine con il Texas, popolato da quella parte della popolazione americana emarginata e dimenticata, miserabile e ignorante.
giovedì 21 maggio 2015
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