venerdì 16 maggio 2014

Festival di Cannes 2014 - giorno 2

Primo grande evento Fuori Concorso al Festival di Cannes 2014.

Grande intrattenimento con il film d'animazione della DreamWorks 'Dragon Trainer 2'. Presenti gli attori che hanno prestato la loro voce per i personaggi del film, Jay Baruchel, Cate Blanchett, Kit Harington, America Ferrera e Djimon Hounsou.

A catalizzare l'attenzione della stampa durante la conferenza è stata soprattutto la due volte premio Oscar Cate Blanchett, occhi e orecchie tutti per lei, che nel film presta la sua voce alla guerriera Valka, madre del protagonista Hiccup. "Ovvio che quando interpreto una mamma sul grande schermo mi sento sempre molto coinvolta", ha detto l'attrice, madre di tre bambini, "Si fa presto a giudicare un genitore, sono tutti bravi. Nel film, tutto dipende da un incidente. Ma il mio personaggio scopre che anche se non ha visto suo figlio per anni esiste ancora con lui un legame che li unisce e li avvicina. E’ un film con molto umorismo e un grande cuore". L'attrice ha colto al volo la possibilità di lavorare al film: "Con i miei figli ho adorato il primo capitolo della saga. Quando il regista Dean DeBlois mi ha fatto un'imboscata ad una premiazione per entrare a far parte del gruppo non mi è sembrato vero. Usare soltanto la voce mi ha molto intrigato e così eccomi qui per la prima volta in versione cartoon".
Il produttore delle DreamWorks, Jeffrey Katzenberg, ha parlato del futuro della saga e dell'amore verso il Festival di Cannes: "La saga è sempre stata pensata come una trilogia ma gli undici libri della Cowell sono difficili da sintetizzare, ci sono talmente tante storie che credo ci occorreranno almeno altri due capitoli. [...] È un amore ricambiato che ci ha sempre portato bene. Fin da quando, per la prima volta nella storia per un film d'animazione, 'Shrek' ha corso per la Palma d'oro. Quella è stata una tra le migliori esperienze della mia vita ma per tutti i film che abbiamo presentato da 'Spirit' a 'Madagascar' a questo 'Dragon Trainer' è stato un enorme onore. Non c'è nessun altro tappeto rosso come quello di Cannes, il più prestigioso film festival del mondo".

Presentato in Concorso il film 'Captives' di Atom Egoyan, con Ryan Reynolds e Rosaro Dawson.
Storia lunga otto anni, ambientata nel freddo Ontario, che racconta di pedofilia, anche su internet, del rapimento e ritrovamento di una ragazzina, una giovane pattinatrice persa di vista per un attimo dal padre (Reynolds). Denunciata la scomparsa, la polizia stenta a credere al padre mentre la moglie gli dà tutta la colpa.

Un film ispirato da fatti di cronaca, come ha dichiarato lo stesso regista Atom Egoyan: "Sono stato spinto a fare questo film da un fatto di cronaca accaduto in Canada, la sparizione di un giovane in un parco. Nella mia zona vedo spesso le foto di ragazzi scomparsi. La cosa che più mi ha impressionato è che a distanza di tempo ci sono ancora gli appelli dei genitori dappertutto. E' un dolore che non passa". Rosario Dawson, che nel film interpreta una poliziotta dal passato pesante, ha continuato parlando dei pericoli che arrivano dalla rete: "Non c'è polizia al mondo che possa proteggere da certi fenomeni su internet. Si trovano lì veri e propri predatori e ho sempre una grande ammirazione per chi fa questo lavoro di prevenzione".
"Quando ho pensato al film mi sono immaginato queste tre coppie", ha detto Egoyan sul film, "Il rapporto che si sviluppa tra rapitore e vittima, dove addirittura si arriva alla perversione di lui di voler sposare la sua vittima. C’è invece la coppia dove il matrimonio c’è, ma marito e moglie non possono stare insieme per la continua tortura che riporta alla mente di lui che è colpa sua se la figlia è sparita. C’è anche la coppia che si sviluppa con il lavoro dove però la fiducia viene tradita".
"Purtroppo c’è molto materiale su queste tragedie", ha dichiarato Ryan Reynolds, "In questo caso la tragedia divide la coppia, allontana marito e moglie. La speranza che nutrono di trovare la figlia non li unisce, ma li separa perchè il senso di colpa di lui e le accuse di lei bloccano il rapporto. Queste dinamiche mi affascinavano molto".

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