mercoledì 22 maggio 2013

Festival di Cannes 2013 - giorno 8

Il Festival si scuote con uno dei film più attesi del Concorso.

E' il giorno di 'Only God Forgives' ('Solo Dio Perdona') di Nicolas Winding Refn, che nel 2011 al Festival ha vinto il premio alla regia con 'Drive'.

Una storia di vendetta. Julian è uno spacciatore che gestisce un bar di thai box come copertura, suo fratello viene assassinato dopo aver ucciso una prostituta. La madre dei due, a capo di una grossa organizzazione criminale, arriva a Bangkok per riportare a casa il cadavere del figlio e ordina a Julian di vendicare il fratello. Julian dovrà vedersela con Chang, ex poliziotto detto l'Angelo Vendicatore.

Chi conosce i lavori precedenti di Nicolas Winding Refn non faticherà a riconoscere lo stile del regista, fatto di colori quasi psichedelici, silenzi e tanta violenza. E la critica si spacca.
In conferenza stampa il regista è un fiume in piena. "Sono quasi un pornografo, un feticista. L'arte è un atto di violenza, ha a che fare con la penetrazione e l'entrare dentro la nostra anima", ha dichiarato Refn, "Quel che conta è ciò che mi emoziona, che mi eccita. Non so dire da dove vengano tutte queste immagini, evidentemente è qualcosa che abbiamo dentro e abbiamo bisogno di esprimere, anche attraverso l'arte. Naturalmente, questo non significa istigare il pubblico alla violenza. Posso comunicare immagini violente suscitando nello spettatore tutt'altra reazione". E sul film spiega: "Era un film che avevo cominciato a mettere in piedi con pochissimi soldi prima di 'Drive', il mio desiderio di portare a termine questo film era così radicato che ci sono tornato appena possibile. Volevo raccontare la storia di un uomo che vuole battersi contro Dio. La mia intenzione era fare un film che mescolasse misticismo e realtà e anche condensare la summa di tutti i film che ho diretto fin qui [la trilogia di The Pusher, 'Bronson', 'Valhalla Rising', 'Drive']. E' un film basato sul silenzio. Avevo bisogno di sfogarmi, ma non potevo accontentarmi di quello, così ho aggiunto questo personaggio della madre, che si crede Dio. I protagonisti, come i personaggi del mito, sono indecisi su quale strada intraprendere. Il personaggio di Ryan capisce che il legame con sua madre è la sua maledizione". E proprio sul personaggio di Ryan Gosling, grande assente ma giustificato visto che sta girando il suo primo film da regista, si sono concentrate alcune domande dei giornalisti, in particolare sul suo essere "fermo" e molto silenzioso, pronuncia circa 12 battute in tutto il film. Refn ha spiegato: "Volevo dar vita al viaggio di uno Sleepwalker, una creatura mitologica che non sa dove andare, si guarda in giro, perso, ha la risposta ma gli manca la domanda e la domanda la troverà nella scena finale. E ha una madre terribile come riesce a essere Kristin nel film. E poi trovo che il linguaggio del silenzio sai più forte e poetico e che attraverso esso le immagini si facciano più subliminali. Con Ryan abbiamo lavorato diversamente che in 'Drive', soprattutto sui movimenti. Lì si spostava in continuazione, qui abbiamo reso l'idea di qualcuno che agisce come un sonnambulo, i suoi movimenti sono quasi 'liquidi'".

C'è un elemento del film su cui la stragrande maggioranza della critica concorda: la grande prova di Kristin Scott Thomas nei panni di una donna terribile, una madre "indegna", biondissima, con un look decisamente molto lontano da come siamo abituati a vedere l'attrice, e tanto mascolina quanto femminile. "Durante la lavorazione la spingevo sempre ad andare oltre col linguaggio" dice il regista e Kristin Scott Thomas racconta: "Abbiamo dovuto improvvisare molte delle mie scene. dovevo dire cose orribili e se avessi dovuto prepararle prima ne sarei rimasta pietrificata, non avrei potuto esprimerle. Sono peggiorata man mano che le riprese andavano avanti, diventavo via via più cattiva e più meschina. Ma mi è piaciuta moltissimo questa evoluzione del personaggio".

A fine proiezione ci sono stati fischi e applausi, critica spaccata in due tra chi lo esalta per la bellezza delle immagini e l'uso che fa della violenza e chi lo considera un passo indietro del regista rispetto a 'Drive' e chi invece l'ha proprio demolito. Un film non adatto a tutti i palati.

Presentato in Concorso anche 'Grigris', del regista Mahamat Saleh-Haroun. Il film non ha impressionato, si può dire che abbia quasi deluso visto che secondo i bookmaker è il favorito per la Palma d'Oro.

Presentato invece fuori concorso 'All is Lost' di J.C.Chandor. Protagonista il grande Robert Redford.

Un film con un solo attore, quasi senza musica e di poche, pochissime, parole. A parte qualche "fuck" e il prologo iniziale infatti il film non ha dialoghi, e la cosa non dovrebbe sorprendere visto che la storia racconta di un uomo solo con la sua barca in avaria in mezzo all'oceano.

Un uomo solo contro la forza della natura, e Robert Redford non ci ha pensato due volte ad accettare il ruolo. "Nessuno dei tantissimi cineasti indipendenti che accogliamo ogni anno al Sundance mi aveva mai chiesto di fare l'attore per lui. Ho colto la palla al balzo e accettato con entusiasmo. Anche perché fare il regista e il produttore sottopone a molte pressioni, è bello ogni tanto recitare, spero di continuare a farlo". Una bella sfida recitativa per lui, solo e senza dialoghi. "Credo nel valore del silenzio, al cinema e anche nella vita. Tradurlo in forma artistica permette a un attore di abitare completamente il ruolo", ha detto Redford, "Il silenzio obbliga ad avere totale fiducia nel regista e a vivere pienamente il ruolo. Mi ha costretto a essere libero, a ignorare ciò che mi circondava, eccetto il mare e la barca. Avevo tale fiducia che ho potuto lasciarmi andare. Questo film è l'opposto di quello che si vive oggi. C'è solo il mare, una barca e un uomo e può essere percepito come in contrasto con tutto il rumore che si fa oggi nel mio Paese".

Il film ha sorpreso la critica, nonostante l'assenza di dialoghi e la presenza di un solo attore regge la tensione per tutte la durata del film, grazie anche ad un'ottima prova di Robert Redford.



Frra



0 commenti:

Posta un commento