giovedì 24 maggio 2012

Festival di Cannes - Giorno 9

Tutta l'attenzione del nono giorno è sul nuovo film di Lee Daniels, 'The Paperboy', e su Nicole Kidman.

L'attrice australiana ha decisamente rubato la scena ai suoi colleghi arrivati a Cannes per presentare il film, Zac Efron, John Cusack, Matthew McConaughey e la cantante Macy Gray.
Presentato come un thriller erotico che guarda alla situazione razziale nella paludosa Florida di fine anni '60, il film racconta di un giornalista che torna nella cittadina in cui è nato con l'intento di far riaprire il caso di un detenuto che rischia la pena di morte e di usarlo poi come materiale per un articolo. Una volta lì incontra Charlotte, una specie di disinibita Barbie con il trucco molto pesante, innamorata a distanza del detenuto. Il giovane fratello del giornalista si innamorerà di lei rendendosi conto però di non avere speranze.

Il film ha provocato reazioni molto discordanti, a fine proiezione qualche applauso e diversi fischi, e i commenti che si sono letti sono molto più negativi che positivi. Il film non ha convinto o peggio non è proprio piaciuto, il termine più usato per descriverlo è stato "trash". Nel film infatti, fra omicidi, sangue, sesso, ossessioni, amore, razzismo, omosessualità, stupri, ci sono scene piuttosto esplicite. Quelle che hanno fatto scalpore coinvolgono M.McConaughey e soprattutto Nicole Kidman che, tra simulazioni di sesso e il fare la pipì in faccia a Zac Efron, ha dichiarato di non aver avuto problemi nel girarle, "Sono sempre alla ricerca di personaggi che mi facciano oltrepassare i limiti. E' il mio lavoro di attrice, non c'è da meravigliarsi, non ho avuto esitazioni in niente. I miei film mi hanno fatto esplorare i diversi aspetti della vita e il contrasto con te stessa è la cosa più emozionante". E' una attrice coraggiosa e non è la prima volta che lo dimostra, grande rispetto per lei che comunque, a quanto pare, offre una buona prova. Oltre a questo la Kidman, a causa del basso budget, ha dovuto farsi trucco e parrucco da sola. Coraggiosa e autosufficiente.

Sul tema del razzismo e dell'omosessualità, il regista Lee Daniels ha detto: "Non ho paura di dire la verità. Come gay nero mi è capitato che la mattina dopo essere stato insieme a un bianco, quello facesse finta di non conoscermi, si vergognava di farsi vedere con me". Il problema è che i temi più importanti sono passati decisamente in secondo piano dopo la visione del film che voleva essere il "lato sporco e oscuro" di 'The Help', nominato in conferenza dal regista stesso, solo che la bilancia tende nettamente dalla parte del bel film di Tate Tylor.


Frra

0 commenti:

Posta un commento