domenica 28 maggio 2023

Festival di Cannes 2023 - Palma d'oro ad 'Anatomie d'une Chute'. Tutti i vincitori.

Si è concluso ieri sera il Festival di Cannes 2023, che ha visto trionfare il film francese Anatomie d'une Chute, della regista francese Justine Triet, che così diventa la terza donna in 76 edizioni ad aver vinto la Palma a Cannes.

Un premio che non ha convinto la maggioranza di critici e cinefili che hanno visto i film in una annata che, per molti, è stata una delle migliori da molti anni a questa parte. Fin dalla presentazione, il favorito per la Palma era considerato The Zone Of Interest di Jonathan Glazer, titolo che ha davvero messo tutti d'accordo. Ma, evidentemente, non la giuria presieduta da Ruben Östlund, che ha premiato il film di Glazer con il Grand Prix Speciale della Giuria ma ha dato la Palma d'oro ad Anatomie d'une Chute, un thriller ben accolto dalla critica e dal pubblico ma che non era visto come un titolo abbastanza convincente per la Palma.
Altro film che ha entusiasmato la critica ed era visto come favorito era Kuolleet lehdet di Aki Kaurismäki, che ha vinto il Premio della Giuria.

Tutti d'accordo invece sul premio al migliore attore a Koji Yakusho (Perfect Days), mentre ha sorpreso quello alla migliore attrice assegnato a Merve Dizdar (About Dry Grasses), non perché non lo meritasse, anzi la sua performance ha colpito molto, ma perché nel film ha una parte dal minutaggio ridotto anche se importante.

Nessun premio per i tre film italiani ma non sorprende. Tutti e tre i film sono stati accolti abbastanza bene ma la stampa italiana ha esagerato molto nel descrivere l'accoglienza e la reazione della stampa estera. Rapito di Marco Bellocchio è piaciuto, ha avuto buone critiche, ma senza entusiasmare. Il Sol dell'Avvenire di Nanni Moretti, essendo un film molto "autoriferito", è piaciuto a chi conosce bene il cinema del regista, è piaciuto alla stampa francese, meno alla resto della critica, ma era prevedibile. Dei tre, quello che è stato accolto meglio e ha avuto le migliori critiche all'estero è stato La Chimera di Alice Rohrwacher, ma è un film che viaggia su strade tutte sue.

Ecco tutti i vincitori.

Concorso
Palma d'oro: Anatomie d'une chute, regia di Justine Triet
Grand Prix Speciale della Giuria: The Zone of Interest, regia di Jonathan Glazer
Prix de la mise en scène: Trần Anh Hùng per La Passion de Dodin Bouffant
Prix du scénario: Yūji Sakamoto per Kaibutsu
Prix d'interprétation féminine: Merve Dizdar per Kuru otlar üstüne
Prix d'interprétation masculine: Kōji Yakusho per Perfect Days
Premio della giuria: Kuolleet lehdet, regia di Aki Kaurismäki
Palma d'oro onoraria: Michael Douglas e Harrison Ford

Un Certain Regard
Premio Un Certain Regard: How to Have Sex, regia di Molly Manning Walker
Premio della giuria: Les Meutes, regia di Kamal Lazraq
Miglior regia: Asmae El Moudir per Kadhib ʾabyaḍ
Miglior interpretazione: il cast di Crowrã
Premio della libertà d'espressione: Wadāʿan Jūlyā, regia di Mohamed Kordofani
Premio «Nuove voci»: Augure, regia di Baloji

Camera d'Or per la miglior Opera Prima
BÊN TRONG VO KEN VANG (L’ARBRE AUX PAPILLONS D’OR), di Thien An Pham

Camera d'Or per la miglior Opera Prima (Cortometraggi) :27 di Flóra Anna Buda
Menzione speciale a: FÁR di Gunnur Martinsdóttir Schlüter

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