Arte e fumetti nel sesto giorno del festival.
Presentato in Concorso At Eternity's Gate, nuovo film di Julian Schnabel, con Willem Dafoe protagonista nel ruolo del pittore Vincent Van Gogh.
Il film non è un biopic ma attingendo dalle lettere, le varie biografie e anche dalle dicerie sul celebre pittore olandese, è stata costruita una storia di finzione che immagina quello che potrebbe essere accaduto.
"Nel film c’è tutto quello che ho trovato di interessante in lui", ha spiegato il regista, "Alcune cose in questo film sono vere altre inventate, e, come facciamo nella vita, occorre mescolare le due. Del resto la storia stessa è una bugia e ci sono sempre più versioni degli avvenimenti". L'idea del film è nata dopo aver assistito a una retrospettiva su Van Gogh al Museo d’Orsay. "Quando in un'esposizione ti trovi di fronte ad una retrospettiva, ti avvicini e ogni lavoro ti dice qualcosa", ha raccontato Schnabel, che oltre ad essere regista è anche pittore, "Ma dopo aver visto tutti i dipinti, l'esperienza diventa qualcosa di più. Diventa un accumulo di tutti quei sentimenti diversi messi insieme, e proprio questo senso di accumulazione è quello che ho voluto utilizzare come punto di partenza".
Per il ruolo di protagonista ha da subito avuto le idee chiare, voleva Willem Dafoe, autore di un'ottima prova in cui si è calato anima e corpo nei panni del pittore. "La cosa più importante, al di là di una preparazione leggendo le lettere, biografie e documentandomi al meglio, era sapere che avrei dipinto, quindi avevo bisogno di Julian", ha raccontato l'attore, amico del regista da anni, "Il suo aiuto per insegnarmi gli elementi chiave della pittura era cruciale, per dare una lettura più profonda ai miei gesti, che fossero le pennellate o quelli più complessi".
Il film sarà nei cinema italiani a gennaio 2019.
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Nella sezione Orizzonti è stato invece presentato il film La Profezia dell'Armadillo, ispirato all'opera a fumetti di Zerocalcare. Alla regia l'esordiente Emanuele Scaringi, che ha lavorato su una sceneggiatura scritta da Valerio Mastandrea, Johnny Palomba, Oscar Glioti, e lo stesso Zerocalcare (Michele Rech).
Che cos'è l'armadillo? è la coscienza del protagonista del film, che altri non è che lo stesso Zerocalcare, interpretato da (Simone Liberati). E l'armadillo è una presenza fisica nel film come nel fumetto, un grosso animale interpretato (sotto il costume) da Valerio Aprea.
Il film segue le vicende di Zero, ragazzo di ventisette anni che vive a Rebibbia, quartiere periferico di Roma dove mancano molte cose ma chi ci abita non ci fa molto caso. Fa il fumettista ma avendo poco lavoro si arrangia creando loghi per presunte band rock-punk, dando ripetizioni di francese, o facendo qualche lavoretto. Al suo fianco sua Madre (Laura Morante), a cui va sempre a fare visita, e l'amico fraterno, Secco (Pietro Castellitto). Una vita regolare che non si allontana mai da luoghi, fisici e non, a lui conosciuti, ma una notizia molto triste lo porterà a mettere in discussione le poche certezze della sua vita.
Un film tratto da un romanzo a fumetti è una novità per il Cinema Italiano, una sfida che il produttore Domenico Procacci ha voluto affidare a un regista esordiente. "È stato coraggioso a propormi il film, per cui sono stato molto lusingato", ha commentato il regista. "Il film ha avuto un processo lungo, era stato annunciato dallo stesso Zerocalcare per la regia di Mastandrea, che è ora uno degli sceneggiatori", ha spiegato Procacci, "Avevamo un copione che, conoscendo la sensibilità e le capacità di Emanuele Scaringi, ho pensato di affidare a lui, e questo progetto mi sembrava avesse le caratteristiche giuste per portarlo al debutto".
Essendo tratto da un fumetto, qualcuno potrebbe pensare a un film che punta tutto sulla leggerezza, ma chi ha letto il (bellissimo) libro sa bene che nelle storie di Zerocalcare sono ironiche e profonde, e mescolano commedia e dramma in modo molto sottile e intelligente, aspetto non semplice da riportare sul grande schermo. "La pellicola contiene molte sfide: è piccola, indipendente, deriva da un fumetto di successo il che portava aspettative", ha dichiarato Scaringi, "È in qualche modo l'elaborazione del lutto con il tono della commedia: sono due registri difficili da tenere insieme. Sono stati molto bravi gli sceneggiatori a rendere il film compatto".
Nel film c'è anche la partecipazione di Adriano Panatta, presente al Lido, sorpreso dall'essere stato chiamato ad interpretare se stesso, anche se solo per un piccolo divertente cameo. Assente invece l'autore della storia, Zerocalcare, ma Procacci ha subito bloccato qualsiasi tipo di polemica. "Ha visto il film, ma è impegnato su altri progetti e ha lasciato la promozione a noi", ha dichiarato il produttore.
Il film sarà nelle sale dal 13 settembre.
lunedì 3 settembre 2018
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