martedì 19 dicembre 2017

Scandalo Weinstein: Meryl Streep risponde alle accuse di Rose McGowan

A Hollywood continua il terremoto causato dallo scandalo Weinstein. Molte attrici hanno annunciato che ai prossimi Golden Globes si vestiranno di nero per protestare contro le molestie sessuali, protesta a cui avrebbero aderito anche nomi come Jessica Chastain, Emma Stone, e Meryl Streep.

L'iniziativa però non è piaciuta affatto a Rose McGowan, tra le prime accusatrici di Harvey Weinstein, che ha accusato le attrici di ipocrisia, e se l'è presa soprattutto con Meryl Streep.

"Alle attrici come Meryl Streep che hanno felicemente lavorato con "The Pig Monster": il vostro silenzio è il problema", ha scritto la McGowan su Twitter, "Accetterete un premio falso senza batter ciglio e non ci sarà nessun cambiamento reale. Disprezzo la vostra ipocrisia. Forse dovreste indossare Marchesa". Marchesa il marchio con cui ha collaborato la moglie di Weinstein.

Un'accusa ben precisa a cui Meryl Streep ha voluto rispondere con un lungo comunicato. Eccolo.

"Mi ha addolorata essere attaccata da Rose McGowan, voglio farle sapere che non conoscevo i crimini di Weinstein. Non li conoscevo negli anni novanta quando lui l'ha aggredita, o nei decenni successivi quando ha aggredito altre.
Non ho scelto di stare in silenzio. Non lo sapevo. Non ho approvato tacitamente lo stupro. Non lo sapevo. Non mi piace che le giovani donne vengano molestate. Non ne sapevo nulla.

Non so dove abita Harvey, lui non è mai stato a casa mia e io non mi ha mai invitata in una sua camera d’albergo. Sono stata nel suo ufficio una sola volta, l’ho incontrato per La Musica del Cuore di Wes Craven nel 1998.

HW ha distribuito alcuni miei film fatti da altre persone. HW non era un regista, è stato spesso produttore, distribuiva film fatti da altre persone – alcuni buoni, altri non buoni. Ma non tutti gli attori, le attrici e i registi che hanno fatto film distribuiti da lui sapevano che abusava delle donne, o che aveva stuprato Rose negli anni novanta, oltre ad altre donne prima e dopo, finché non è uscita la notizia. Non sapevamo che HW e i suoi complici compravano il silenzio delle donne.

A HW serviva che noi non sapessimo, perché avere a che fare con noi gli dava credibilità, la possibilità di attirare giovani donne in circostanze nelle quali avrebbe potuto far loro del male.Aveva più bisogno lui di me che io di lui, e per questo fece di tutto perché non scoprissi nulla.
Sembra che abbia ingaggiato anche degli ex agenti del Mossad per impedire che queste informazioni divenissero pubbliche. Rose e tutte le altre vittime di questi uomini potenti, ricchi e senza scrupoli, sono avversari contro i quali vincere, a tutti i costi, è l’unico risultato accettabile. Per questo è stato istituito un fondo per la difesa legale delle vittime, un fondo al quale centinaia di brave persone della nostra industria stanno contribuendo. L’obiettivo è abbattere questi bastardi e aiutare le vittime a combattere questa battaglia.

Rose ha dato per scontata (e ha diffuso in lungo e in largo) una cosa non vera su di me, e volevo che sapesse la verità. Attraverso amici comuni, le ho telefonato non appena ho letto i titoli sui giornali. Ho passato la giornata di ieri e stamattina attaccata al telefono, sperando di esprimerle il mio profondo rispetto nei confronti del coraggio avuto da lei e da altre nell'esporre i mostri che si trovano tra noi, e la mia empatia verso il suo dolore. Nessuno può cancellare ciò che hanno fatto boss come Bill O’Reilly, Roger Ailes e Harvey Weinstein alle donne ,con gli attacchi ai loro corpi e la loro abilità di cavarsela. Speravo mi avrebbe ascoltata, ma non ha risposto al telefono. Spero che legga questo mio comunicato.

Mi dispiace tantissimo che mi veda come avversaria, perché siamo insieme, unite a tutte le donne della nostra industria, e combattiamo lo stesso nemico: uno status quo che vuole a tutti i costi riportarci indietro ai vecchi tempi, quando le donne venivano usate, abusate ed escluse dai livelli più alti dell’industria. È lì che venivano concordati gli insabbiamenti. Quelle stanze vanno disinfettate e integrate, per far sì che qualcosa inizi a cambiare."

Rose McGowan non ha risposto al comunicato di Meryl Streep, almeno non direttamente. L'attrice ha cancellato il tweet in cui accusava le attrici di ipocrisia, ha negato di aver accusato Meryl Streep di aver saputo e taciuto sulle molestie e gli stupri, ma poi ha riso rigirando un tweet che ironizzava sul comunicato della Streep e sul fatto che avesse cercato di contattarla per parlarle. Insomma, non sembra abbia accolto le belle parole di Meryl Streep che invece sembrano davvero serie, sincere e oneste.
Ai fini della causa, attaccare altre donne che si stanno schierando in difesa delle colleghe e contro i molestatori, non sembra una strategia vincente, anzi.

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