venerdì 8 settembre 2017

Venezia 74 - giorno 10

Il festival ormai si avvia alla sua conclusione. Presentato in Concorso il quarto film italiano, Hannah, di Andrea Pallaoro, con la grande Charlotte Rampling protagonista.

Un film di poche parole e molte espressioni che si affida totalmente alla bravura della sua protagonista. Charlotte Rampling nel film è una donna in là con gli anni che dopo aver accompagnato in carcere il marito, accusato di un reato gravissimo, piomba nel silenzio e nella solitudine di una vita segnata solo dalle piccole abitudini, e su cui si sente il peso gravoso di una pesante colpa che ha allontanato figlio e nipote dalla famiglia.

"Mi piaceva l'idea di entrare con la macchina da presa nella testa di qualcuno e in qualche modo riuscire a trovare e toccare la sua umanità", ha raccontato Charlotte Rampling, "Credo che il modo in cui il film segue Hannah ed esplora la sua solitudine non comunichi un senso di tristezza, ma invece sancisca una scelta definitiva di sopravvivenza". Parole di elogio da parte dell'attrice verso il regista Andrea Pallaoro: "Andrea e io abbiamo capito che eravamo sulla stessa onda creativa. Quando poi siamo arrivati sul set mi sentivo sicura e protetta della sua presenza, tutto ormai era evidente e non abbiamo più dovuto dirci niente sul ruolo e sul film".
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Oggi è stato anche il giorno del maestro dell'action John Woo, arrivato al festival per presentare Fuori Concorso il suo ultimo lavoro, Manhunt.

Remake di un omonimo action giapponese degli anni '70, che a sua volta era l'adattamento di un romanzo, il film ha una storia molto semplice, racconta di un uomo cinese ingiustamente accusato di rapina, omicidio e stupro in Giappone che decide di dare la caccia ai veri colpevoli mentre viene braccato dalla polizia giapponese.

In Manhunt ci sono tutti gli elementi del classico cinema action di John Woo, con una novità, due donne killer, aspetto che ha emozionato molto il regista. "In effetti è la prima volta che faccio un film con delle donne killer", ha detto il regista, "Di solito sono associato ai generi action e gangster declinati al maschile, ma questa volta volevo dimostrare di saper fare un film al femminile. Ringrazio di cuore le attrici che hanno lavorato con molta passione ai loro personaggi".
Il film è stato girato in Giappone, un'esperienza che il regista cinese ha definito "molto gratificante". "Ci siamo trovati benissimo e abbiamo avuto tutta la collaborazione necessaria", ha raccontato John Woo, "Forse solo nelle scene di inseguimento in macchina è stato un po’ più complesso, per via del traffico. Ma anche in quei casi abbiamo sempre avuto il supporto delle autorità locali che hanno trovato soluzioni alternative. Mi ricordo soprattutto la gente che ci ha sempre trattato benissimo e i tanti volontari che si sono offerti some comparse, sono stati fondamentali".
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Sempre Fuori Concorso, presentato anche il film La Fidèle, del belga Michaël R. Roskam. Protagonisti Adèle Exarchopoulos e Matthias Schoenaerts.

Il film racconta la storia d'amore tra un criminale (Schoenaerts) e la figlia di un ricco imprenditore (Exarchopoulos) che pilota auto da corsa. I due si innamorano ma dovranno fare i conti con le conseguenze delle loro scelte.

"Volevo realizzare un film sull’amore assoluto ed incondizionato. Mi sono lasciato ispirare da alcune storie di gangster del Belgio degli anni ’80 e ’90", ha spiegato Roskam, "Personaggi di cui i media discutevano molto, con particolari relativi anche alle loro vite private. Inoltre sono un grande amante dei noir americani e dei polar francesi, generi che mi hanno influenzato".
Per Matthias Schoenaerts è stata la quarta collaborazione con il regista. "La mia amicizia con Michael mi ha sicuramente aiutato", ha detto l'attore durante la conferenza stampa, "questo è il quarto lavoro che facciamo insieme e ci diciamo tutto in faccia, senza problemi, questo è importante e aiuta molto il processo creativo".
Per poter interpretare una pilota di auto da corsa, Adèle Exarchopoulos si è dovuta immergere in un mondo che non conosceva affatto. "Per me era tutto una novità. Il mio personaggio ha una grande passione per i motori e le auto veloci e io non avevo neanche la patente quando ho letto il copione", ha detto l'attrice, "Sono stata nei circuiti di Formula 1 e ho cercato di mettermi nei panni della protagonista, di puntare sulle emozioni che doveva provare e su come queste si potevano ripercuotere sulla sua vita quotidiana. E ho anche preso delle lezioni da uno stant driver per recitare al meglio la mia parte".

Il film è stato già selezionato dalla Francia come candidato per l'Oscar come miglior film straniero.

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