venerdì 6 luglio 2012

'The Amazing Spider Man' - la recensione


Molti si chiedono se si sentisse veramente il bisogno di un riavvio del franchise dell’Uomo Ragno a soli 5 anni dalla conclusione della trilogia diretta da Sam Raimi. La risposta, per quanto mi riguarda, è no, non se ne sentiva affatto il bisogno. Ma ad Hollywood poco importa tutto ciò; proprio perché i film dell’uomo ragno hanno funzionato così bene 5 anni fa (ovvero incassi sorprendenti) perché non dovrebbero funzionare adesso ? Aspettare ulteriormente significherebbe non sfruttare l’onda. L’effetto dei superhero movie sul pubblico non è destinato a durare per sempre, prima o poi tenderà ad esaurirsi.  Hollywood è un rischio che ovviamente non vuole prendersi. Una formula sinonimo di grandi incassi che funziona così bene da ormai 10 anni fa gola a tutti e non fermerà di certo le case di produzione. Basti pensare che non ha fermato niente e nessuno neppure l’abbandono del regista Sam Raimi con conseguente rifiuto da parte di tutto il cast di proseguire la saga; in pochi mesi infatti è stato trovato un nuovo regista (Mark Webb) e il cast rivoluzionato totalmente.

Ed oggi ecco il nuovo “The Amazing Spiderman” uscire nelle sale pronto a ripartire dalle origini.
Operazione compiuta ? No. Certo il pacchetto è decisamente di ottima fattura, visivamente il film supera i suoi predecessori, vedere il regista di “500 Giorni Insieme” alle prese con un blockbuster e gestire così bene soprattutto le scene d’azione fa strano e stupisce in positivo, poi vedere il nostro eroe volteggiare tra i grattacieli in 3D (la terza dimensione nativa vale il prezzo del biglietto) diciamocelo è una gran figata! Ma se sul profilo tecnico il film soddisfa non funziona nel resto.
Francamente ho trovato molto disturbante il continuo paragonare involontariamente ogni passo del film con il primo Spiderman del 2002, è un'operazione che il tuo cervello fa in automatico ad ogni scena e non puoi evitare la cosa purtroppo. L’errore sta proprio nell’aver deciso di riavviare la saga ad una distanza così breve dal primo film. Quando il film di Sam Raimi rimane ancora ben impresso nelle menti e nei cuori di tutti.
Inoltre non bastano nuovi attori, un processo di svecchiamento, qualche cambiamento qui e là e qualche approfondimento su alcuni aspetti della storia non trattati in precedenza per annullare l’effetto dejàvu che si presenta in molte occasioni.

Non ho trovato nella sceneggiatura quella brillantezza nei dialoghi di cui molti parlavano, quell’atmosfera intima che solo Marc Webb poteva riuscire a creare raccontando la vita di Peter Parker. Anzi credo che nel film manchi proprio un coinvolgimento emotivo con i personaggi, davvero poco sviscerati psicologicamente e incapaci dunque di farsi amare dal pubblico. E’ un film che dà intrattenimento, ma poche emozioni.
Risente anche del trattamento riservato ad alcuni superhero-movie post Batman nolaniano, ovvero calcare la mano sugli aspetti più dark della storia come il tema della morte e farne così un film più cupo. Ma lo stile di Nolan funziona con un supereroe come Batman ma non l’Uomo Ragno. La verità è che l’Uomo Ragno non è un supereroe dark, ed è un grave errore proporlo come tale. Sam Raimi era riuscito a riportare in maniera perfetta l’anima del fumetto con leggerezza, in maniera fresca e divertente e soprattutto mettendoci il cuore riuscendo a valorizzare alla perfezione i sentimenti del personaggio senza intaccare il suo fascino originale.
Probabilmente se ci sarà un sequel con una storia del tutto nuova gran parte dei problemi di questo capitolo non si presenteranno, ma bisogna anche cambiare l’approccio con il personaggio, per il momento le avventure dell’Uomo Ragno, per me, potevano tranquillamente fermarsi cinque anni fa.

Mr.Carrey
Voto: 6

4 commenti:

  1. Il film non l'ho visto, quindi mi baso sulle impressioni che ho avuto guardando il trailer e varie clip del film.
    A prescindere da una sorta di rifiuto riassumibile in "per me non c'è altro Spiderman all'infuori di quello", secondo me è proprio l'approccio che è sbagliato! Andrew Garfield a me piace parecchio, ma è obiettivamente troppo belloccio per essere Peter Parker che, facciamocene una ragione, è un secchione sfigato. L'atmosfera è troppo dark per un supereroe leggero come l'uomo ragno e secondo me il bello è proprio quello, il sorriso che spesso scappa (perchè alla fine Peter è abbastanza sfigatello anche con la maschera, ma a noi piace così il nostro "amichevole spiderman di quartiere).
    Dalla recensione mi par di capire che i difetti del film sono proprio quelli che si evincono già dal trailer (e anche dai poster!)

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  2. Continuo ad essere perplesso.
    Ad ogni modo, complimenti per questa ottima recensione.

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  3. Menomale su Frame c'è qualcuno che scrive bene! Bravo Mr.!

    Si Garfield ci sta proprio male oggettivamente, e Peter Parker non può fare il fighetto..quindi NO

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  4. Ok, se ancora avevo qualche dubbio se andarlo a vedere o no, adesso mi è tutto più chiaro XD

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