venerdì 30 giugno 2023

Elemental - la recensione

È uscito lo scorso 21 giugno Elemental, nuova pellicola firmata Disney / Pixar, che dopo aver esplorato la vita segreta dei giocattoli, il megaminimondo di A Bug's Life, le avventure del pesciolino Nemo, le complesse dinamiche della psiche umana di Inside Out, la difficile tematica del rapporto dell'essere umano con la morte in Coco e Soul, stavolta ci regala una storia che affonda le radici nella sostanza di tutto ciò che ci circonda: i quattro elementi. 

Ember, ragazza di fuoco di nome e di fatto, ambiziosa e tenace, lavora insieme ai genitori Bernie e Cinder, due immigrati arrivati ad Element City, all'emporio che hanno faticosamente costruito. Pur essendo popolata principalmente da abitanti costituiti da terra e foglie, acquatici e cumulonembi, i due sono precursori di un'integrazione e di un crescente ripopolamento che diventa un'isola felice, il nido perfetto, il luogo sicuro nel quale rifugiarsi. A cercare di distruggere questo piccolo idillio arriva però il nemico giurato degli abitanti di fuoco: l'acqua. La rottura di una diga rischia di distruggere tutto ma soprattutto di insinuarsi nel cuore della giovane Ember quando il dolce Wade, un acquatico, viene risucchiato all'interno del negozio.

La sceneggiatura tocca tematiche difficili e sempre più attuali come l'inclusione, il razzismo, l'immigrazione, ma non rinuncia alla leggerezza dell'amore vero, passionale, teoricamente impossibile, ma coraggioso di due soggetti che per natura sarebbero incompatibili.

Peter Sohn (Il Viaggio di Arlo) sovverte il sistema "classico" che vuole uno stuolo di bambine sognanti innamorate del principe azzurro ed offre un modello di mascolinità non tossica, puro, ideale, dal quale è impossibile non rimanere affascinate. Pur non essendo la Pixar vergine di uno stile innovativo ed all'avanguardia, la qualità di animazione e di caratterizzazione raggiunta per creare l'universo di Element City sfiora la perfezione.

Elemental è un piccolo gioiellino, che si avvale di una delicata colonna sonora composta da Thomas Newman, già noto per il suo straordinario lavoro in Alla Ricerca di Nemo e Wall-E e della versione italiana di una delle canzoni più orecchiabili dell'ultima era Pixar.

Nota di merito al doppiaggio italiano, con la strepitosa Valentina Romani che si conferma, nonostante la sua giovane età, come una delle migliori giovani del settore cinematografico/televisivo, e del ballerino e presentatore Stefano de Martino, assolutamente irriconoscibile ma estremamente piacevole e credibile.

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