lunedì 7 novembre 2022

Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale - la recensione

Disponibile su Netflix, il film tedesco Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale, nuovo adattamento del celebre romanzo di Erich Maria Remarque. Film scelto per rappresentare la Germania agli Oscar 2023.

La Prima Guerra Mondiale è in pieno svolgimento e ogni giorno conta centinaia e centinaia di morti. La Germania si trova a corto di soldati così, grazie a una propaganda che fa leva sul patriottismo, persuade i giovani ad arruolarsi. Ansioso di affrontare la guerra, caricato dalle falsità che gli venivano raccontate, con l'idea di diventare un eroe e vivere un'avventura straordinaria, il diciassettenne Paul Bäumer si arruola insieme a tre amici. Una volta arrivato sul Fronte Occidentale, nel nord della Francia, i quattro ragazzi si trovano davanti una realtà molto diversa, una guerra cruda, una trincea fangosa dove la morte può arrivare in un attimo per chiunque.

Tre anni dopo il bellissimo 1917, il Cinema (attraverso lo streaming di Netflix) torna a raccontare la Prima Guerra Mondiale, una guerra che è stata soprattutto di trincea e che negli anni in cui è stata combattuta, dal 1914 al 1918, non ha mosso la sua linea del fronte. Una guerra "statica", una linea ferma, in cui migliaia di uomini sono morti per difendere o conquistare qualche inutile metro.
Stavolta tocca al regista Edward Berger raccontare quel fango e quei morti e lo fa attraverso un grande classico già trasposto nel 1930 e nel 1979, e che spiega, sostanzialmente, l'inutilità della guerra. Quello di Berger è un ottimo film, non cerca di "addolcire" o eroicizzare, non cerca vincitori e perdenti, racconta la trincea e la "terra di nessuno" in tutta la sua spietatezza e con il suo enorme carico di morti. La regia è molto bella, coinvolgente, bella la fotografia, le scenografie, la musica sottolinea bene i vari momenti dando la giusta gravità alle scene. 
Molto bravi gli interpreti, in particolare il protagonista Felix Kammerer e Albrecht Schuch.

L'unica pecca del film probabilmente è l'aspetto storico-politico, che viene raccontato in modo un po' sbrigativo. C'è la parte che riguarda le trattative per l'armistizio, con Daniel Bruhl nel ruolo del politico Matthias Erzberger, ma viene lasciato molto ai margini. Anche la figura del Generale Friedrichs, importante per gli sviluppi della storia, soprattutto nel finale, non viene approfondita abbastanza e alla fine risulta un po' abbozzata.

Nonostante non affondi troppo nella spiegazione del contesto, la nuova trasposizione di Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale è un bel film, davvero molto bello visivamente, ed è un grandissimo peccato che non sia uscito nei cinema (se non in un numero molto limitato di copie e per un brevissimo periodo), avrebbe meritato il grande schermo di una sala cinematografica. Il film offre un ottimo racconto della Prima Guerra Mondiale, molto coinvolgente, riesce a portare lo spettatore nella trincea, tra fango e sangue, e a descrivere molto bene la disperazione e l'assoluta precarietà dei soldati, in bilico tra la vita e la morte in una guerra inutile.

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