mercoledì 30 maggio 2018

Dogman - la recensione

In una periferia squallida e quasi post apocalittica Marcello, un uomo mite, dalla voce e dagli atteggiamenti spesso infantili, si divide fra la gestione del suo modesto negozio di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Alida e lo strano rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza il quartiere con i suoi soprusi e la sua violenza cieca.
Una rapina finita male porta il mite Marcello ad escogitare la sua vendetta dagli esiti inaspettati e brutali.


In questo mondo che sembra irreale, sospeso nell'indefinibile delle periferie degradate di un'Italia in cui ogni cosa può essere risolta con la violenza, il personaggio interpretato da Marcello Fonte (premiato allo scorso Festival di Cannes per la sua interpretazione) sembra allo stesso tempo sia fuori posto con la sua mitezza e il suo amore per i cani, che una sorta di angelo salvifico, che placa quella stessa violenza con parole gentili, allo stesso modo in cui trasforma nella scena iniziale del film il dobermann ringhiante in un cane affettuoso semplicemente chiamandolo più e più volte amore, con la o strascicata di quando si parla a un bambino.
Matteo Garrone parte da una vicenda di cronaca (il cosiddetto Omicidio del Canaro della Magliana) ma non è interessato a riportare fedelmente una vicenda violenta di alcuni anni fa, ma vuole esplorare quella violenza, capire il nesso che c'è fra umano e bestiale, cogliere da dove quella violenza venga e riproporlo allo spettatore sotto forma di un'atmosfera cupa, squallida, ma in un certo senso sognante.


Dogman è un film di incredibile potenza narrativa nel contrapporre umanità e bestialità, gentilezza e violenza, che gode di un equilibrio perfetto fra la regia impeccabile, una fotografia dove il giallo e il nero fanno da padroni, la sceneggiatura e un magnifico cast, con Marcello Fonte a ergersi su tutti gli altri. Se si cerca un thriller d'azione allora non è questo il film giusto, ma se si cerca un'opera magistrale non si può non uscire dal cinema appagati.

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