Si è concluso ieri il 72° Festival di Venezia, fra i mugugni della stampa, a vincere sono stati dei film a sorpresa.
Il Leone d'Oro è andato al sudamericano Desde allà di Lorenzo Vigas. Parla spagnolo anche il Leone d'Argento per la regia El clan di Pablo Trapero.
Due premi importanti a due film latino-americani che hanno fatto "insospettire" la stampa, visto che il presidente di giuria era un certo Alfonso Cuaron, Il regista, che forse si aspettava questa sterile polemica, non ha perso occasione per scherzare. "La verità è che mi hanno dato un sacco di soldi", ha detto Cuaron, "No... conto come il re di Svezia. Ho potere di voto esattamente come gli altri, è una carica puramente rappresentativa. Non avrei potuto cospirare nemmeno volendo". "Abbiamo semplicemente guardato dei film, ne abbiamo discusso, non dico che ci sia stato sempre accordo, ci siamo anche divertiti, nonostante dei piccoli scontri", ha continuato a spiegare il regista messicano, presidente della giuria del Concorso, "C'è stata unanimità nell'approccio, più che nella decisione. Alcuni amano un film, altri un altro. E’ quello che avviene in una democrazia e bisogna imparare ad accettarlo. Non è una dichiarazione di verità universale, sono una decisione presa da questo gruppo di persone. Ci fosse stata un’altra giuria ci sarebbe stato un altro premio. E dopotutto, è solo un premio, non è poi così importante. Sono orgoglioso, ovvio, che abbia vinto un film latino-americano. Ma non lo abbiamo scelto mica per questo, credetemi. Per quanto due parole come messicano e credibilità possano stare vicini".
Soddisfazione anche per l'Italia, con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile assegnata a Valeria Golino, per il film Per Amor Vostro. La Coppa Volpi per l'interpretazione maschile è andata invece a Fabrice Luchini per L'hermine. Grandi applausi per il giovanissimo Abraham Attah, protagonista di Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, che ha vinto il premio Marcello Mastroianni come migliore attore emergente. Spazio anche per l'animazione, a vincere il Gran Premio della Giuria è stato il film in stop-motion Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson.
Ecco tutti i vincitori.
Leone d’Oro per il miglior film
Desde allà di Lorenzo Vigas
Leone d’Argento per la migliore regia
El clan di Pablo Trapero
Gran Premio della Giuria
Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
Fabrice Luchini per L'hermine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
Valeria Golino Per amor vostro di Giuseppe Gaudino
Premio Marcello Mastroianni (giovane attore/attrice emergente)
Abraham Attah per Beasts of No Nation
Premio per la migliore sceneggiatura
Christian Vincent per L'hermine
Premio Speciale della Giuria
Abluka - Follia di Emin Alper
Premio Orizzonti per il miglior film
Free in Deed di Jake Mahaffy
Premio Orizzonti per la migliore regia
The Childhood of a Leader di Brady Corbet
Premio Speciale della Giuria Orizzonti
Boi neon di Gabriel Mascaro
Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile
Dominique Leborne per Tempête di Samuel Collardey
Premio Orizzonti per il migliore cortometraggio
Belladonna di Dubravka Turić
Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima 'Luigi De Laurentiis'
The Childhood of a Leader di Brady Corbet
Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato
Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini
Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema
The 1.000 Eyes of Dr Maddin di Yves Montmayeur
domenica 13 settembre 2015
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