Quentin Tarantino è un regista cult ma soprattutto un personaggio sopra le righe. Intervistato dalla rivista statunitense Playboy, Tarantino ha spaventato i suoi fan parlando di un possibile addio al mondo del cinema.
"I registi invecchiando non migliorano", queste le parole con cui Tarantino ha aperto il discorso. "Normalmente i peggiori film di un regista sono gli ultimi quattro della sua filmografia", ha detto il regista di 'Kill Bill', "Io preferisco fermarmi a un certo punto e non diventare un vecchio film-maker".
Le parole di Tarantino comunque non sono definitive, non ha intenzione di chiudere improvvisamente la sua carriera per ritirarsi su una montagna, infatti subito dopo ha aggiunto: "Se dovesse succedere qualcosa nel mio cuore, se avessi una nuova storia da raccontare potrei tornare. Ma se dovessi fermarmi a 10 film mi starebbe comunque bene come testamento artistico". Insomma potrei ritirarmi adesso ma volendo anche no, questa la sintesi delle parole di Quentin Tarantino che, mattacchione come pochi, già in passato ci ha abituato a qualche sparata a vuoto solo per far rumore.
Tarantino non è il primo regista a parlare di un precoce ritiro, fra i più recenti ricordiamo Steven Soderbergh che un paio d'anni fa annunciò che presto si sarebbe ritirato e che da quel giorno ha fatto film a raffica.
Le parole di Tarantino arrivano al momento giusto, quando il mondo aspetta della sua ultima, attesissima, fatica, 'Django Unchained', con Leonardo Di Caprio, Jamie Foxx e Christoph Walz, in uscita negli Stati Uniti il 25 dicembre (in Italia il 17 gennaio). Una dichiarazione che sa anche un po' di strategia.
Frra
lunedì 19 novembre 2012
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