sabato 7 luglio 2012

'Le Paludi della Morte' - la recensione

Presentato all'ultima Mostra di Venezia e finito nel dimenticatoio, è uscito il 15 giugno in Italia 'Le Paludi della Morte - Texas Killing Fields' di Ami Canaan Mann.

Tratto da fatti realmente accaduti a Texas City, il film segue le indagini su dei serial killer che uccidono giovani ragazze e poi lasciano i corpi abbandonati per la strada, di solito vicino alle paludi dette "killing fields", un luogo maledetto in cui, leggenda vuole, anche gli indiani che vivevano lì vicino sono impazziti per poi diventare cannibali.

Dietro la macchina da presa c'è una regista con un cognome molto pesante, Ami Canaan Mann, figlia del grande Michael Mann. E l'occhio l'ha ereditato sicuramente dal padre. Molte inquadrature in questo film gridano "Mann! Mann!", sono un marchio di fabbrica evidentemente ma questo non è un demerito, la regia del film è più che buona. Buono l'uso delle musiche.
Il cast pur non avendo nomi di grido è ben assemblato e ben calibrato, ogni personaggio ha la faccia giusta per la parte. Jeffrey Dean Morgan ha un'ottima presenza scenica grazie anche ad una fisicità importante. Sam Worthington si sta impegnando per togliersi di dosso Avatar. C'è anche Jessica Chastain, in uno dei tanti film che ha fatto nel 2011, la cosa che va sottolineata è che ha interpretato tanti ruoli molto diversi tra loro e in tutti, commedia, dramma o "mistico", è stata convincente, è un'attrice completa, e qui è credibile anche quando deve menar le mani. E infine Chloe Moretz, in un ruolo da emarginata con una famiglia disastrata alle spalle, poche battute da dire ma grande incisività, regge benissimo il primo piano. Se continua così diventerà una grande attrice.

'Texas Killing Field' è un buon film ma ha un problema serio, cioè che lascia molti punti in sospeso e non approfondisce degli aspetti della storia o dei personaggi che invece meritavano un minimo di spessore in più. Alla fine ti lascia con un po' di senso di incompiuto. Mentre regia e recitazione tengono su la baracca, la sceneggiatura non fa sempre il suo dovere, non riesce a reggere sempre la tensione e il mistero fino alla fine, necessari in un film come questo. Peccato perché l'atmosfera, gli omicidi, le paludi, e gli scontri fra gli attori sono ben fatti, ma il film meritava forse una mano più esperta nella sceneggiatura.

Merita una visione comunque.


Frra

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