Questa volta vorrei fare qualcosa di diverso e scindere per bene la parte critica dal pensiero personale, perché il film si presta benissimo!
Critica:
Questo film è stato tratto dall'omonimo libro scritto da Peter Cameron e racconta la storia, scritta in prima persona, di questo ragazzo, James Sveck un giovane solitario e da tutti ritenuto un disagiato della società, che dovrà confrontarsi con la propria famiglia, decisamente più "freak" di lui.
La pellicola è diretta da Roberto Faenza, regista torinese che vanta dietro a se titoli come , Il Caso dell'infedele Kiara e I Giorni dell'abbandono, non riesce completamente a coinvolgere lo spettatore nella storia ma almeno ci prova! Una regia quasi da film indipendente, tante belle inquadrature particolari e bellissima fotografia, e anche qui forse il problema è un po il montaggio (non sempre) leggermente frettoloso e poco curato che per un pelo non distrugge tutto il lavoro fatto da altri.
Giuste interpretazioni, Marcia Gay Harden, Peter Gallagher, Deborah Ann Woll (il vampiro Jessica in TRUE BLOOD) Ellen Burstyn, Lucy Liu e infine il protagonista principale, il giovane Toby Regbo forse quello meno nella parte.
Essendo una produzione italiana/USA questa volta si son portati dietro una grande cantautrice della nostra terra ossia Elisa, e ovviamente la colonna sonora non poteva che essere il punto forte di tutto il film! Musica e canzoni meravigliose che grazie all'interpretazione di Elisa riesce a rendere il film quasi magico e surreale.
In definitiva un film che coinvolge a metà ma degno di esser visto almeno una volta!
Pensiero personale:
Ok sono un po di parte, perché chi mi conosce sa che ho un debole per questi "pseudo drammi" e per di più ho sentito uno strano legame con il personaggio principale, quasi ci assomigliamo (a livello mentale), questo mi fa essere un po imparziale infatti era meglio scindere la parte critica da quella personale.
Il film mi è piaciuto molto, pur non essendo un prodotto eccellente, mi ha coinvolto abbastanza nei problemi del giovane James, che tutti accostano a Il Giovane Holden, che non ho letto e me ne pento, ma si sa, nel periodo scolastico detesti quasi tutti i testi classici.
Questo strano bisogno di trovare un posto nel mondo, il sentirsi normale, ma cos'è la normalità? E' tutto soggettivo, ed è questo che vuole esprimere James per tutto il film.
L'essere gay o etero, espansivo o riservato, riflessivo o impulsivo, è tutto relativo e non possiamo quasi mai parlare di normalità perché probabilmente non esiste.
Bellissima la fotografia e meravigliosa la colonna sonora, tecnicamente c'è anche se non è troppo curato il montaggio che spezza molte volte il ritmo del film, peccato.
Il film non approfondisce certi aspetti ma mi ha fatto davvero incuriosire quindi sicuramente leggerò il libro di Peter Cameron e se c'è tempo anche Il Giovane Holden!
Mat
sabato 7 luglio 2012
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