lunedì 11 marzo 2024

Oscar 2024: il trionfo di Oppenheimer!

Si è tenuta nella notte la cerimonia dei premi Oscar 2024 che ha sancito il trionfo definitivo di Oppenheimer.

Il film di Christopher Nolan, che ha dominato tutta la stagione dei premi, ha portato a casa sette Oscar, tra cui quello per la regia, attore (Cillian Murphy) e attore non protagonista (Robert Downey Jr.).
Quattro statuette per Povere Creature! che però si porta a casa il premio per la migliore attrice, con Emma Stone che alla fine ha vinto il duello con la collega Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon è rimasto a secco).
Nessuna sorpresa per l'Oscar alla migliore attrice non protagonista, confermata Da'Vine Joy Randolph (The Holdovers), davvero molto commossa nel ricevere la statuetta.

Niente da fare per Io Capitano di Matteo Garrone ma non c'erano molte speranze, l'Oscar per il miglior film internazionale è stato vinto meritatamente dal favorito La Zona d'Interesse di Jonathan Glazer, che si è portato a casa anche un sacrosanto Oscar per il sonoro.

Una cerimonia più breve del solito, preceduta da un velocissimo red carpet, solo tre ore e mezza di diretta, tutto molto rapido, in alcuni casi forse anche troppo, sarebbe bastata una mezz'oretta in più per godere meglio di alcuni momenti. Jimmy Kimmel ha tenuto bene le redini come suo solito, da ricordare sicuramente un John Cena nudo sul palco, i siparietti di Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito con Michael Keaton e quello di Kate McKinnon e America Ferrera con la partecipazione di Steven Spielberg, e poi il momento che tutti aspettavamo e non ha assolutamente deluso, la performance di Ryan Gosling con "I'm Just Ken" dal film Barbie, che ha vinto un solo Oscar, proprio per la canzone ma con quella molto bella di Billie Eilish, al suo secondo Oscar in carriera.
Qualche momento politico e di attualità durante la cerimonia, il discorso di Jonathan Glazer in cui ha parlato della disumanità, citando l'orribile attacco a Israele dello scorso 7 ottobre ma anche la guerra in Palestina di questi giorni; le parole del regista del durissimo documentario 20 Days in Mariupol, che ha ricordato l'orrore della guerra in Ucraina e dell'invasione russa ancora in corso; e poi una presa di posizione dell'Academy che ha aperto il momento In Memoriam con Alexei Navalny a tutto schermo, proprio l'anno scorso il dissidente russo, ucciso in un carcere in Siberia qualche settimana fa, aveva vinto l'Oscar con il documentario Navalny

Per quanto riguarda la diretta italiana, per la prima volta era su Rai1, molto deludente, ci si aspettava qualcosa di meglio, più competenza, dai commenti in studio.

Ecco tutti i vincitori.

Miglior film
Oppenheimer

Miglior regista
Christopher Nolan - Oppenheimer

Miglior attore
Cillian Murphy - Oppenheimer

Miglior attrice
Emma Stone - Povere creature!

Miglior attrice non protagonista
Da'Vine Joy Randolph - The Holdovers - Lezioni di vita

Miglior attore non protagonista
Robert Downey Jr. - Oppenheimer

Miglior sceneggiatura non originale
Cord Jefferson - American Fiction

Miglior sceneggiatura originale
Justine Triet e Arthur Harari - Anatomia di una caduta

Miglior film internazionale
La zona d'interesse, di Jonathan Glazer (Regno Unito, Polonia)

Miglior film d'animazione
Il ragazzo e l'airone, di Hayao Miyazaki

Miglior fotografia
Hoyte van Hoytema - Oppenheimer

Miglior scenografia
James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek - Povere creature!

Migliori costumi
Holly Waddington - Povere creature!

Migliori trucco e acconciatura
Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston - Povere creature! 

Migliori effetti visivi
Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima - Godzilla Minus One

Miglior montaggio
Jennifer Lame - Oppenheimer

Miglior sonoro
Tarn Willers e Johnnie Burn - La zona d'interesse

Miglior colonna sonora originale
Ludwig Göransson - Oppenheimer

Miglior canzone originale
What Was I Made For? (musiche e testo di Billie Eilish e Finneas O'Connell) - Barbie

Miglior documentario
20 Days in Mariupol, regia di Mstyslav Černov

Miglior cortometraggio documentario
The Last Repair Shop, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot

Miglior cortometraggio
La meravigliosa storia di Henry Sugar, regia di Wes Anderson

Miglior cortometraggio d'animazione
War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko, regia di Dave Mullins

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