martedì 4 maggio 2021

I Mitchell contro le Macchine - la recensione

Disponibile su Netflix dal 30 aprile, I Mitchell contro le Macchine si propone già da adesso come uno dei film d'animazione più interessanti dell'anno, e anche uno dei più divertenti.

I Mitchell sono una famiglia nella media, madre, padre, una figlia pronta per andare al college per studiare Cinema, un figlio più piccolo fissato con i dinosauri, e un bizzarro cane. Non mancano gli attriti con i genitori, in particolare tra la figlia e il padre, un uomo molto attivo, esuberante, grande amante della natura, che non si è mai sforzato troppo di capire le passioni della sua primogenita. Per cercare di rimettere le cose a posto prima che la figlia lasci il tetto familiare, il padre decide di organizzare un'ultima gita di famiglia per accompagnare tutti insieme la figlia in auto fino al college. Partono, cane compreso, e tutto sembra andare più o meno bene... fino all'arrivo di una "apocalisse robot". Mentre i Mitchell sono in viaggio, un'intelligenza artificiale "stile Siri", offesa per essere stata messa da parte dopo anni in cui è stata usata, prende il controllo di tutte le macchine, compresi i nuovissimi robot che stavano per essere messi sul mercato, e li rivolge contro gli umani. Gli unici a non essere catturati saranno proprio i Mitchell!

Diretto da Michael Rianda e Jeff Rowe, I Mitchell contro le Macchine è qualcosa di diverso dai film d'animazione più classici, e questo è un gran bene per il genere. La storia in sé, non è niente di nuovo, buoni sentimenti, tematiche familiari, tante citazioni cinematografie (e non solo), e una critica all'"abuso della tecnologia" che non prende mai davvero posizione, è sempre un po' buona e un po' cattiva, un po' sì e un po' no. Se la storia di base non è particolarmente originale, la caratterizzazione dei personaggi invece è molto riuscita, i Mitchell sono realistici, molto umani nei loro difetti e nei loro errori, nelle azioni che compiono, nelle loro reazioni, e si ritrovano ad essere eroi senza mai perdere il loro essere imperfetti, compiendo azioni spesso maldestre o assurde che riescono per puro caso.
A colpire più di qualsiasi cosa è sicuramente l'animazione, colorata, caotica, fatta di animazione 3D e 2D, con colori sgargianti, vivaci, e l'inserimento di immagini reali, prese da meme o da filtri da cellulare. Una scelta stilistica che ricorda alcune serie animate degli ultimi anni (tipo Lo straordinario mondo di Gumball) e per cui ci vuole qualche minuto per abituarsi, ma che funziona molto bene, e tutto è portato avanti da un ritmo travolgente, incalzante, quasi da film d'azione, anzi da commedia d'azione. E poi ci sono le gag comiche, sia verbali che fisiche, e sono davvero ben riuscite, il film è davvero molto divertente.

La Sony, grazie anche alla produzione di Phil Lord e Christopher Miller, potrebbe aver trovato una propria via per fare film d'animazione diversi, e in qualche modo alternativi, alla perfezione e alle tematiche della Disney e della Pixar. I Mitchell contro le Macchine è un film ben fatto, stilisticamente accattivante, molto divertente, e che non dimentica i buoni sentimenti. Un perfetto e originale film per tutta la famiglia.

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