giovedì 8 settembre 2016

Venezia 73 - giorno 9

Dopo il successo di Jackie, è ancora Natalie Portman la protagonista del giornata di oggi, stavolta Fuori Concorso con il film Planetarium. Al suo fianco una figlia d'arte, Lily-Rose Depp.

Diretto dalla regista Rebecca Zlotowski, il film è ambientato negli anni '30 e racconta di due sorelle americane, Laura e Kate Barlow, che praticano sedute spiritiche. Durante il tour europeo, nella tappa parigina, le due sorelle incontrano un ricco e controverso produttore cinematografico. Il produttore, molto scettico, si sottopone a una seduta privata con le due donne rimanendo molto scioccato da quello che vede. Colpito dalle loro capacità, il produttore gli fa firmare un contratto al fine di girare un vero film di fantasmi. Ma Laura capisce che le vere intenzioni del produttore sono ben altre, e nascondono un segreto.

"Ho voluto raccontare un mondo immaginario per descrivere il reale. Ho lavorato su spiritismo, ipnosi e spiritualismo. Mi sembrava che la connessione tra cinema e aldilà fosse estremamente vicina", ha spiegato la regista alla stampa, che poi ha rivelato di aver preso spunto dalla storia delle sorelle Fox, tre sorelle americane famose medium dell'800. In particolare ad ispirare la Zlotowski è stato un episodio preciso. "Un episodio poco conosciuto ma che mi ha affascinato", ha raccontato la regista, "Quando un ricco banchiere ha assunto per un anno una delle sorelle per incarnare lo spirito della moglie morta. E’ stato un punto di partenza da thriller, fortemente hitchcockiano. La corrispondenza tra questi temi e il cinema mi sembrava potesse funzionare perfettamente. Fantasmi, spettri, scenografie... solo che il mondo del cinema mi è parso cento volte più intimo di quello della finanza rispetto al tema dello spiritismo".

Figlia d'arte e da poco affacciatasi nel mondo del cinema (che comunque ha sempre frequentato), Lily-Rose Depp ha dichiarato di essersi sentita molto vicina al suo personaggio: "Molti dei tratti della personalità di Kate risuonavano in me. Ho un lato gioioso, solare, ma ho anche, come lei, un lato più chiuso, nel mio mondo. Lei non è sulla terra al cento per cento, ha un lato fluttuante tra la vita e la morte. Interpretare una medium mi ispirava, è forte. Nemmeno io sono completamente razionale, amo l'idea che alcuni spiriti restino con noi dopo la loro morte".
Un film diretto da una donna che vede come protagoniste due attrici, non si vede spesso. "Non credo ad una visione femminile in regia", ha dichiarato Natalie Portman che ha debuttato alla regia con il film A Tale of Love and Darkness, "sono convinta che ogni regista - uomo o donna che sia - abbia visioni sempre diverse. E Rebecca ha uno sguardo sicuramente unico, anche a livello produttivo di costumi, scenografie, riprese. L’unica differenza almeno negli Stati Uniti tra registi uomini e regista donne è che le donne hanno meno accesso alla macchina da presa. Eppure questa storia ha sicuramente un punto di vista femminile ed è una grande gioia quando si può lavorare con altre donne sul set e non si è l’unica circondata da uomini".

Planetarium è stato accolto in modo freddo dalla stampa e i primi commenti non sono stati particolarmente positivi.

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Presentato in Concorso il film italiano Questi Giorni, di Giuseppe Piccioni, con Margherita Buy, Filippo Timi, Sergio Rubini, e quattro giovani attrici, Maria Roveran, Marta Gastini, Laura Adriani e Caterina Le Caselle, vere protagoniste del film.

Un road movie di formazione, con quattro amiche che decidono di accompagnare una di loro a Belgrado, dove ha trovato lavoro. Durante il viaggio s'intrecciano confessioni, esperienze, flirt, malattie, una gravidanza, e tanti segreti, mentre a casa gli adulti si preoccupano, non solo per loro ma soprattutto di se stessi e di restare giovani.

A descrivere il film in modo breve e conciso ci pensa Filippo Timi: "Questi giorni è Sex and the City più Piccole Donne". Il film però non ha avuto una buona accoglienza da parte della stampa che in gran parte l'ha stroncato.

Il film sarà nelle sale dal 15 settembre.

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