martedì 27 ottobre 2015

Legend - la recensione

Londra, anni '60: i gemelli Ronnie e Reggie Kray sono i  capi incontrastati della malavita dell'East End e dei veri e propri idoli popolari. Il primo è spietato, folle, dichiaratamente gay, mentre il secondo è razionale, calcolatore e innamorato di Frances, aspirante segretaria.
Ed è proprio il rapporto romantico tra Reggie e Frances (anche voce narrante della vicenda), unito al forte legame tra i due fratelli, tanto identici di aspetto quanto diversi di carattere, il centro focale della pellicola.


A interpretare i gemelli Kray c'è il talentuoso Tom Hardy, e si può dire che l'intero film non è altro che uno sfoggio della bravura dell'attore inglese, talmente calato nei due ruoli che ci si dimentica praticamente subito che siamo di fronte allo stesso interprete.
Nei panni di Ronnie, Hardy assume un atteggiamento strafottente, con una postura fisica particolare, le labbra sporgenti e la parlata caratteristica, riesce a imprimere nel personaggio una incredibile follia sanguinaria e allo stesso tempo un'ingenuità quasi tenera, in un certo senso esagerata e macchiettistica. Come Reggie, invece, assistiamo a un'interpretazione più misurata, intensa, a dimostrazione che ciò che stiamo vedendo non è frutto del caso, ma di un attento studio su personaggi e una padronanza della tecnica recitativa sopraffine.
E' veramente difficile rimanere indifferenti alla bravura di questo Tom Hardy, e non è esagerato dire che si tratta di una delle migliori performance degli ultimi anni. Ogni cosa, nella pellicola, sembra puntare quasi unicamente all'esaltazione del suo protagonista, tralasciando un po' il resto.

Nella prima parte del film il ritmo è davvero alto, ci si diverte moltissimo e si gioca molto bene con i vari cliché del genere gangster, generando tutta una serie di situazioni apprezzabili, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Ronnie e il rapporto tra i due fratelli.
Verso il finale però si perde un po' di ritmo e si rallenta, perdendosi forse troppo nelle traversie romantiche e nel personaggio poco riuscito di Frances, per cui si dovrebbe simpatizzare ma che risulta piuttosto scialba e spesso antipatica.
In un certo senso il film risulta anticlimatico, con una partenza scoppiettate e un finale con il freno a mano tirato. Comunque il film intrattiene egregiamente, soprattutto grazie all'interpretazione straordinaria di Tom Hardy, vero punto di forza che innalza questo Legend da "buono" a "ottimo".

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