sabato 24 maggio 2014

Godzilla - la recensione




Grande cast, grandi effetti speciali, grande campagna pubblicitaria e grandi aspettative, per il mostro più grande che il Giappone ci abbia mai regalato.
Ma il problema principale di questo nuovo film di Godzilla è che Godzilla si vede pochissimo. Fino a che punto può essere apprezzabile l'intento di inserire una trama se questa risulta poco interessante? Non basta Bryan Cranston per portarci fuori da una noia imperdonabile e non basta l'inserimento di altri due mostri quando è evidente a tutti che non sono neanche lontanamente paragonabili, per dimensioni, potenza e fascino, a quello che tutti aspettano. Ed è infatti quando arriva lui, Godzilla, enorme e meraviglioso, che il film diventa tutta un'altra cosa, tutto un altro film, peccato che siano ormai gli ultimi quindici minuti a fronte di un'ora e mezza di sbadigli. Sono però quindici minuti di godimento puro ed il lavoro fatto a livello di effetti speciali, musiche e spettacolarità è grandioso.
Rimane un senso profondo di delusione per quello che avrebbe potuto essere e che non è stato, e per la divisione netta tra un family drama di cui ci interessa poco e il film più figo della storia del cinema.

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