lunedì 2 dicembre 2013

Don Jon - la recensione

Joseph Gordon-Levitt fa il suo esordio alla regia con il film 'Don Jon', in cui è anche sceneggiatore.

Jon Martello è infallibile nel rimorchiare ragazze, una a settimana, un vero leader del gruppo tanto da guadagnarsi il soprannome di Don. Pochi punti fermi nella sua vita ma molto importanti: la sua casa, la chiesa, la famiglia, le donne, la palestra e il porno. Don Jon non è solo un donnaiolo ma anche è un vero e proprio porno-addicted, non riesce a staccarsi dai video nemmeno quando a chiederlo è la sua ragazza. Jon proverà a cambiare, proverà ad avere una relazione normale ma con scarso successo fino a che una donna non gli farà capire qualcosa.

E' evidente come il  Joseph Gordon-Levitt neo-regista abbia messo anima e corpo in questo film, ed è giusto che sia così. La storia non è il massimo dell'originalità ma la regia frizzante, con espedienti interessanti (l'uso della sigla del pc ad esempio) e un buon ritmo, lo rende meno banale di quanto avrebbe potuto essere. E' divertente, mette al centro del film un protagonista con poche qualità apprezzabili che sembra appena uscito dal programma Jersey Shore di Mtv e non lo rende carino agli occhi del pubblico, è così che lo spettatore deve accettarlo e guardandolo sicuramente tornano in mente amici o conoscenti perché il personaggio di Don Jon è molto realistico, è un classico coatto dei giorni nostri, un ragazzo fondamentalmente egoista, superficiale, con la convinzione di essere il più figo del mondo e che l'unica cosa importante è se stesso. In questo Gordon-Levitt coglie nel segno, descrive i suoi coetanei in modo molto semplice e diretto, il suo Don Jon infatti è un soggetto facilmente individuabile in qualsiasi città del mondo. Stessa cosa per il personaggio di Scarlett Johansson, anche lei coatta, bella, apparentemente perfetta ma a suo modo spietata calcolatrice, un altro personaggio comune al giorno d'oggi. Il Joseph Gordon-Levitt sceneggiatore fa di tutto per evitare i cliché della commedia romantica e ci riesce per buona parte del film anche se dopo la metà comincia a rallentare, a diventare più prevedibile e a sfociare in un finale più rassicurante con tanto di morale, l'ossessione di Don Jon per la pornografia che muove tre quarti del film alla fine si rivela un espediente per raccontare la crescita e il cambiamento del protagonista.
Joseph Gordon-Levitt attore fa un buon lavoro, molto calato nel personaggio, anche fisicamente. Stessa cosa per Scarlett Johansson, davvero una perfetta coatta, costantemente impegnata a toccarsi i capelli o a masticare la gomma. Entrambi lavorano moltissimo sui gesti e la mimica facciale, sarebbe interessante sapere a chi si sono ispirati. Julianne Moore è un'attrice "sicurezza", sempre capace di dare il suo apporto positivo ad ogni film, il suo però è probabilmente il personaggio più debole del film, un po' stereotipato. Da segnalare la divertente partecipazione amichevole di Anne Hathaway e Channing Tatum nei panni dei protagonisti di uno sdolcinato film romantico.

Joseph Gordon-Levitt per il suo primo film "se la canta e se la suona", scrive, dirige e interpreta, cura tutto nei minimi dettagli, dai look dei personaggi ai loro comportamenti all'arredamento delle varie case. Si vede l'impegno e il risultato è divertente, leggero, volutamente poco serio (forse un po' troppo) ma la sensazione è che fosse convinto di fare un film assolutamente originale mai visto prima quando il realtà non lo è così tanto. Comunque merita gli applausi per questo esordio in fin dei conti positivo.

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