sabato 12 ottobre 2013

Botta e risposta tra Julian Assange e Benedict Cumberbatch sul film 'Il Quinto Potere'

Il film 'Wikileaks - Il Quinto Potere' ('The Fifth Estate') non è proprio piaciuto a Julian Assange, troppo contro e poco a favore secondo lui.

Il fondatore di Wikileaks aveva già espresso il suo parere negativo dopo la presentazione della pellicola al Festival di Toronto e ora ribadisce il suo pensiero con una lettera indirizzata all'attore Benedict Cumberbatch pubblicata online sul sito di Wikileaks.

" Martedì 15 gennaio 2013
Da: Julian Assange
A: Benedict Cumberbatch
Oggetto: Messaggio da Assange

Caro Benedict, Grazie per aver provato a contattarmi. E’ il primo approccio da qualcuno della produzione Dreamworks verso di me o verso Wikileaks. I miei assistenti mi hanno comunicato la vostra richiesta di incontrarmi, e ho iniziato ad esaminare i vostri lavori precedenti, e penso che mi sarebbe piaciuto vedervi. Il legame che si instaura tra un attore e un soggetto vivente è significativo. Se il film raggiunge la distribuzione saremo sempre correlati nell’immaginario pubblico. Le nostre strade saranno per sempre intrecciate. Però devo parlarLe sinceramente. Spero che prenderete questi pensieri come un segno di rispetto, e non come cattiveria. Credo che Lei sia una brava persona, ma credo che questo film non sarà un buon film. Non credo che sarà positivo per me o per le persone a cui tengo, credo che sarà schiacciante e negativo per me e per le persone a cui tengo. Si basa su un libro ingannevole scritto da qualcuno che vuole vendicarsi contro di me e la mia organizzazione. Ci sono decine di libri positivi su Wikileaks, ma la Dreamworks ha deciso di basare la sua sceneggiatura solo sul più velenoso. Ci sono molti autori indipendenti che hanno scritto libri positivi o neutri, ma la Dreamworks li ha ignorati. So che la pellicola si propone di rappresentare me e il mio lavoro sotto una luce negativa. Credo distorcerà gli eventi… verrà distorta la verità su persone che combattono contro avversari titanici. Lo studio che sta producendo il film non è un partito vulnerabile o debole. Credo che dovrebbe riconsiderare il suo coinvolgimento in questa impresa. Credo che Lei abbia delle buone intenzioni, ma sicuramente capirà perché è una cattiva idea per me incontrarmi con voi. Vi ringrazio per la Vostra offerta, e sono sicuro del Suo vero intento, ma devo, con rammarico inesprimibile, rifiutare.

Julian Assange "

A distanza di qualche giorno Benedict Cumberbatch, che nel film interpreta proprio Assange, ha preso carta e penna (o la tastiera del pc, fate voi) e ha risposto.

"Questo progetto è stato importante per me perché volevo raccontare una figura davvero importante dei nostri tempi. L’idea di fare un film su qualcuno così lontano dalla mia immagine o situazione ha cambiato il mio modo di vedere i mezzi di comunicazione, il potere dell’individuo di avere una voce, ed essere in grado di mettere in discussione sia le ipocrisie e le malefatte di organizzazioni e di organismi di persone potenti che governano la nostra vita… Tutto questo ha colpito profondamente le mie convinzioni sulla libertà civile, su una sana democrazia, e sui diritti umani e sugli individui che interrogano coloro che hanno l’autorità. Credo che il film, piuttosto chiaramente, illumini i grandi successi di Wikileaks e del suo fondatore Julian Assange. Ed esamina le personalità coinvolte e quello che diventerà un rapporto disfunzionale all’interno di tale organizzazione. Solo la storia sarà il vero giudice di quello che sta succedendo. “The Fifth Estate” è un potente punto di ingresso per una discussione su questo straordinario balzo in avanti nella nostra società. Volevo creare un ritratto tridimensionale di un uomo, per ricordare alla gente che non è solo quel tizio bizzarro dai capelli bianchi ricercato in Svezia. Ma è una vera forza da non sottovalutare, che ha raggiunto la realizzazione del suo grande ideale. Sono orgoglioso di essere coinvolto nell’affrontare un personaggio così controverso. A mio parere il film dovrebbe stimolare il dibattito e non il consenso."

Assange risponderà? vedremo.

Il film, diretto da Bill Condon, arriverà nelle sale italiane il 24 ottobre e vede nel cast, oltre a Cumberbatch, anche Daniel Brühl, Stanley Tucci, Laura Linney, Anthony Mackie, David Thewlis e Carice Van Houten.

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