Senza badare al lato piĂ¹ strettamente commerciale del personaggio, WOLVERINE - L'IMMORTALE vuole focalizzarsi sui lati piĂ¹ sentimentali ed emotivi del mutante dagli artigli d'adamantio, concentrandosi particolarmente sulla sua (caratteristica) immortalitĂ e le sfumature soggettive conseguenti.
Complessivamente si puĂ² anche apprezzare la maggiore interioritĂ insita in questo episodio ma ciĂ² non consente al film di elevarsi maggiormente rispetto a quello che lo ha direttamente preceduto, finendo così con l'assestarsi sullo stesso livello di discreto prodotto cinecomic. Se da un lato ci si attendeva qualcosa di piĂ¹ dal riconosciuto stile registico di James Mangold, dall'altro non ci si puĂ² ritenere insoddisfatti dalla prova di Hugh Jackman. Il sex symbol australiano stavolta sorprende e riesce a "fare il film da solo", considerata anche la complessiva povertĂ di fondo degli altri personaggi.
Potenzialmente c'erano gli ingredienti per raggiungere risultati migliori ma alla fine ci si puĂ² comunque ritenere soddisfatti.
Alberto
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