lunedì 29 luglio 2013

Wolverine l'Immortale - La recensione di Alberto

Dopo un primo episodio prequel alla saga degli X-MEN, lo spin-off dedicato interamente al personaggio di Wolverine prosegue e diventa sequel, ambientandosi successivamente all'ultimo episodio della saga matrice, inseguendo ambizioni qualitativamente maggiori grazie ad una sinossi piĂ¹ intrigante affidata ad un regista dal curriculum piĂ¹ autoriale e totalmente estraneo al mondo Comic.

Senza badare al lato piĂ¹ strettamente commerciale del personaggio, WOLVERINE - L'IMMORTALE vuole focalizzarsi sui lati piĂ¹ sentimentali ed emotivi del mutante dagli artigli d'adamantio, concentrandosi particolarmente sulla sua (caratteristica) immortalitĂ  e le sfumature soggettive conseguenti.

Complessivamente si puĂ² anche apprezzare la maggiore interioritĂ  insita in questo episodio ma ciĂ² non consente al film di elevarsi maggiormente rispetto a quello che lo ha direttamente preceduto, finendo così con l'assestarsi sullo stesso livello di discreto prodotto cinecomic. Se da un lato ci si attendeva qualcosa di piĂ¹ dal riconosciuto stile registico di James Mangold, dall'altro non ci si puĂ² ritenere insoddisfatti dalla prova di Hugh Jackman. Il sex symbol australiano stavolta sorprende e riesce a "fare il film da solo", considerata anche la complessiva povertĂ  di fondo degli altri personaggi.

Potenzialmente c'erano gli ingredienti per raggiungere risultati migliori ma alla fine ci si puĂ² comunque ritenere soddisfatti.

Alberto

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