giovedì 28 giugno 2012

'W.E. - Edward e Wallis' - la recensione

Presentato alla 68° Mostra del Cinema di Venezia, 'W.E.' racconta due storie parallele, le storie di due donne. La prima è Wallis Simpson, la donna scandalo, l'americana divorziata per cui Edoardo VIII lasciò il trono d'Inghilterra; la seconda vive negli anni '90 ed è Wally Winthrop, newyorkese, sposata con un uomo che non la considera e ossessionata dalla storia di Wallis Simpson.

Quanto può essere complicato giudicare un film con una firma così pesante? è difficile, soprattutto per chi è prevenuto. In teoria bisognerebbe giudicare solo ciò che si vede sullo schermo e non i nomi che compaiono sulla locandina, però...è Madonna! E' molto facile nel suo caso giudicare prima lei e poi il film, perché è Madonna! una delle più grandi cantanti e star di sempre, una delle donne più potenti del mondo. Una che ha fatto tutto, musica, moda, libri e cinema, da attrice - con risultati altalenanti ma con un Golden Globe come migliore attrice vinto nel '97 - e da regista. Su 'W.E.' molti sono partiti prevenuti felici di poterlo maltrattare per maltrattare lei ma, sorpresa sorpresa, se uno lo vede per quello che è scopre che non è un brutto film.

Non è un film semplice, nell'intento e nella struttura. Viaggia su due storie parallele che si intrecciano di continuo, interagendo anche. Scelta coraggiosa considerando che è una opera seconda. Madonna è produttrice, regista e sceneggiatrice, e, essendo lei una perfezionista quasi maniacale, ha curato personalmente ogni  particolare del film, soprattutto nelle scenografie, dell'arredamento e nei costumi (nomination all'Oscar per Arianne Philipps, costumista dei suoi tour). Tanto per rendere l'idea, Madonna ha usato mobili e oggetti di casa sua, ha scelto anche tutti i gioielli usati nel film. Questo non stupirà più di tanto chi conosce Madonna e come lavora, come la sottoscritta. Madonna ha studiato a lungo la storia di Wallis Simpson, dopotutto anche lei è stata un'americana in terra inglese per un po'. Il tema perciò non le era sconosciuto, sapeva di cosa voleva parlare, conosceva bene il territorio. Ci sono alcuni aspetti riconducibili a lei ma in generale Madonna nel film è assente, presente solo dietro la macchina da presa.
Il film non è perfetto, ovviamente. Bisogna dividere. La Madonna-regista dimostra di avere un bell'occhio, un buon gusto delle immagini. Non naviga a vista, ha una idea precisa di come deve essere una ripresa e di come deve rendere sullo schermo. E' una grande appassionata di cinema (film italiani e francesi soprattutto), ha esperienza di set, ha lavorato con tanti registi, molti sono anche diventati grandi, insomma sa quello che fa. E ha stile, non mi stupisce che il film sia piaciuto molto a Valentino, per esempio. Poi c'è la Madonna-sceneggiatrice e qui...scrivere un film non è come scrivere una canzone. Due i problemi principali, collegati tra loro: la lunghezza e la sceneggiatura. Il film è scritto insieme a Alek Keshishian che ha collaborato con lei nel documentario 'A Letto con Madonna' e forse si deve trovare qualcun altro. Lei lo sa, l'ha detto con onestà "So di dover imparare ancora molto, la strada è lunga ma perseverando arrivano i risultati". Il film si poteva asciugare un po', semplificare, accorciare di una mezz'oretta almeno. Ma va ricordato che è sempre una opera seconda.
Il cast: nota di merito per Andrea Riseborough, ottima Wallis Simpson, sorprende; Abbie Cornish è brava e lo sappiamo. E' un film molto...donna. E non poteva essere altrimenti.
Belle le musiche, c'è 'Masterpiece' di Madonna, che ha vinto il Golden Globe quest'anno ma solo alla fine, nel film si va dalla musica classica ai Sex Pistols. Madonna dice di non averci messo mano ma chi ci crede? è il suo campo e lei lascia fare tutto agli altri? non ci crede nessuno.

Insomma, la regia è buona. Scenografia, cura degli interni, costumi e musiche sono buoni. Sulla sceneggiatura c'è da migliorare. Onore a Madonna comunque perché ci prova sempre, non ne avrebbe bisogno vista la splendida carriera ma lei continua a mettersi alla prova senza paura (e con l'incoraggiamento di Sean Penn e Guy Ritchie), avrebbe voluto addirittura essere in gara a Venezia proprio per essere giudicata da degli esperti di cinema. E' coraggiosa, lo è sempre stata e continua ad esserlo.


Frra




Ps: Madonna non è totalmente assente nel film, c'è. Ci sono aspetti che sono "molto Ciccone". Si può riconoscere un po' di Madonna nei modi e nei movimenti di Andrea Riseborough.
Pps: quanto amo questa donna!!! Sì! lo ammetto! adoro Madonna da quando ero piccola. Per me può fare tutto quello che vuole!

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