martedì 15 maggio 2012

Joss Whedon: retrospettiva sul nuovo Re di Hollywood

Joss Whedon è l'uomo del momento, nessun dubbio, si è parlato in lungo e in largo di lui in questi giorni e il grande successo di The Avengers, apprezzato da pubblico e critica, ha portato il suo nome alla ribalta. Eppure c'è qualcuno (e permettetemi di inserire me stessa in questo novero di persone) che alla notizia che Whedon avrebbe scritto e diretto The Avengers non ha risposto "chi?" ma ha fatto i salti di gioia, benedicendo qualsiasi divinità in cielo, in terra o ad Asgard.
Ci sono persone che lo considerano pressapoco Dio in terra, il messia dei nerd, il re degli sceneggiatori, persone che bacerebbero la terra su cui cammina... e no, non per The Avengers, o almeno, non solo!
Questo perché prima di diventare il più popolare di Hollywood, il nostro Joss aveva sfornato 3 o 4 "cosucce appena degne di nota" come Buffy ( e il suo splendido spin-off Angel), Firefly, Dollhouse e Doctor Horrible's sing along blog, per non parlare della sceneggiatura di Toy Story.


Per molti, anzi, quasi per tutti, l'amore inizia con Buffy - The vampire slayer, meraviglia televisiva The Body, Hush o l'acclamato episodio musical Once More with Feelings.
che riprende il soggetto, dello stesso Whedon, dello sfortunato film di qualche anno prima. Erroneamente cosiderato un telefilm per adolescenti con giusto un pizzico di sovrannaturale, Buffy riscrive del tutto i canoni televisivi facendo del mix di generi il suo punto di forza - e marchio di fabbrica dell'autore - e regalandoci personaggi indimenticabili e tra i migliori che ancora adesso si ricordi in tv. Qui Whedon mostra anche le sue abilità registriche, dirigendo piccoli capolavori come
I dialoghi brillanti, il rovesciamento dei classici canoni dell'horror e del teen drama, fanno di Buffy e del più dark Angel, serie tv che vengono ancora studiate dagli "addetti ai lavori".


Ben più sfortunato è stato invece Firefly, creatura forse più amata sia dai fan che dallo stesso Serenity. Si ritrova tutto ciò che ormai è associato a Whedon: dialoghi brillanti, infarciti di citazioni alla sottocultura pop e strizzamenti d'occhio al mondo "nerd", improvviso passaggio dal dramma alla commedia, alla fantascienza pura.
Whedon, ma purtroppo osteggiata dai network e prematuramente cancellata dopo soli 15 episodi. Anche qui è il mix affascinante tra fantascienza e western che rende subito riconoscibile il prodotto, probabilmente quello che è fin ora il suo capolavoro mai portato a termine, nonostante il buon film-conclusione


E tra fantascienza e commedia oscilla anche Doctor Horrible's Sing Along blog, originalissimo progetto, web serie in tre atti che è quasi una bandiera, un modo per gridare a chi lo vuole lontano dalla tv e dal cinema che lui non ha bisogno di molti soldi, che a lui bastano le idee per tirare fuori un capolavoro. Un po' fumetto, un po' musical, un po' riflessione matura e poetica sulla società e l'animo umano, il Doctor Horrible avrà presto un seguito.

Abbastanza diverso come approccio è sembrato inizialmente Dollhouse, ma anche qui si nota la firma whedoniana, il mix di generi di cui ho molto parlato, i dialoghi brillanti, lo scambio veloce di battute e il particolare gergo usato dai protagonisti (fatto di -y finali o termini modificati e inventati ).
Ecco perchè The Avengers è un film profondamente whedoniano, lo si capisce quando Phil ascolta tranquillo al telefono La Vedova Nera che fa una quasi strage, lo si percepisce profondamente quando Iron Man chiama Occhio di Falco "Legolas" fino a rimanerne quasi stupiti all'apparire di Stan Lee che afferma quanto sia assurdo avere super eroi a New York.

Venerdì 18 esce nelle sale Quella Casa Nel Bosco, in cui, ancora una volta, Whedon gioca col genere horror, quello classico e ormai abusato in cui un gruppo di ragazzi viene fatto puntualmente fuori da un serial killer in un posto isolato. Io credo che saprà stupirci di nuovo.

Perchè alla fine Joss Whedon è questo: uno sceneggiatore brillante a cui piace giocare, che siano cacciatrici di vampiri, capitani di astronavi o super eroi, un uomo che ha dimostrato di riuscire ad andare oltre la logica hollywoodiana del blockbuster e che ha saputo conquistare il pubblico e che, forse frastornato dal grosso giocattolone marvel, ha girato la sua personale versione di Much Ado Abouth Nothing (che spero troverà un distributore al più presto) in una ventina di giorni, per poi tornare a spaccare New York City insieme a grossi e arrabbiati scienziati con problemi di sbalzi d'umore.



*Chiara*


2 commenti:

  1. Vabbè, fantastico! Ammetto di non conoscere troppe cose di Whedon ma con un arringa del genere mi recupererò TUTTO!

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  2. mi trovi d'accordo chiara! io penso che la "nostra generazione" che segue serie tv sia partita proprio da buffy (per quanto riguarda i drama), e quale miglior serie? probabilmente nessun'altro sarebbe stato capace di creare quello che ha fatto lui con buffy, e poi il seguito.
    mi fa triste pensare che gli adolescenti di oggi crescano con "la vita segreta di una teenager americana" e snobbano questo tipo di serie, dove ovviamente non c'è proprio paragone.

    Io (e chi mi conosce lo sa), ancora piango per la cancellazione di dollhouse, purtroppo una serie MOLTO sottovalutata, con una magnifica Eliza Dushku (Faith in Buffy).

    Con the Avengers che dire, io sono una di quelli che sostengono che è il miglior film di "supereroi" degli ultimi anni. perchè ormai li hanno fatti tutti, e sembrano tutti uguali, questo ha un qualcosa in più, e credo che lo sia proprio per ciò che hai detto tu, ossia quell'impronta whedoniana che caratterizza tutti i suoi prodotti, inconfondibile, e irresistibile per noi storici fan.

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