martedì 5 marzo 2013

Gambit - la recensione

Remake dell'omonimo film del 1966 che vedeva protagonisti Michael Caine e Shirley McLaine, 'Gambit' è una commedia leggera un po' heist movie.

Harry Dean (C.Firth) è un curatore d'arte, fondamentalmente buono e un po' imbranato nei modi, che lavora per il potente, ricco e arrogante tycoon Lionel Shaband (A.Rickman). Con l'aiuto del Maggiore, un amico falsario, Dean organizza una truffa per cercare di vendere un falso quadro di Monet al suo capo, basandosi soprattutto sulla sua totale ignoranza in fatto di arte, una truffa per vendetta più che per soldi...più o meno. Per metterla in atto ha bisogno di una donna col cognome giusto, e la trova, una texana dura e pura tutta rodei e cowboy. La truffa però si rivela un po' più complicata di come Dean se l'era immaginata.

La storia è lineare, e non si sposta di molto dal film originale. La sceneggiatura è firmata dai fratelli Coen ma la loro mano non si vede così tanto come si poteva pensare (e sperare). Manca il loro mordente, il loro humor nero, e questo è un peccato, mentre il regista Michael Hoffman si limita più che altro a seguire la storia con semplicità. La storia viene poi affidata agli attori che con grande esperienza riescono a dare qualcosa in più: Colin Firth, in un ruolo diverso dal suo solito, riesce ad essere "teneramente" impacciato e divertente anche in situazione in cui si pensava potesse essere fuori luogo, il suo aplomb è invidiabile e riesce a dare un tocco comico molto elegante; Cameron Diaz, un po' invecchiata ma più interessante, è perfetta come texana sempliciotta, le sue capacità comiche sono fuori discussione, in lingua originale sicuramente si apprezza anche di più; e Alan Rickman che si cala benissimo nella parte. Piccolo ruolo per Stanley Tucci, solo un'apparizione per Cloris Leachman.

Il film punta sulla semplicità, su situazioni paradossali (le scene dentro l'Hotel Savoy sono decisamente le migliori), sulla capacità degli attori e sul meccanismo della truffa, che al cinema funziona sempre bene. Una commedia piacevole, di puro intrattenimenti, che riesce a far trascorrere un'ora e mezza spensierata e divertente. Nota di merito ai titoli di testa animati, molto carini.


Frra

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