martedì 21 agosto 2012

'La Congiura della Pietra Nera' - la recensione

La Setta degli assassini della Pietra Nera è alla ricerca di una parte dei resti di Bodhi, il defunto principe indiano, tra gli ultimi esperti dei segreti più antichi delle arti marziali, poiché si dice che unendo le due parti del corpo (diviso a metà), può ricevere un immenso potere.

Drizzle (Michelle Yeoh) è una killer della setta della Pietra Nera che, dopo aver ucciso l'ultimo proprietario di una parte dei resti di Bodhi, ne entra in possesso per poi scappare.
Incontra un monaco che la convince a cambiare vita, e ad abbandonare la setta, ma non è così facile, infatti per poter cambiare vita e non essere mai trovata, è costretta però a cambiare volto, si reca quindi da un "dottore" che le pratica quest'operazione, si trasferisce nella capitale, e finalmente si sente libera.

Dopo un pò di tempo conosce un uomo e decide di farsi una famiglia, ma la setta della Pietra Nera non è così facile da evitare...

Anche questa volta John Woo non sbaglia, e dopo La Battaglia dei Tre Regni, ci regala un'altra perla di film che merita di essere visto.
Fantastiche e accattivanti sono le coreografie di combattimento, del genere classico "alla cinese", ma con qualcosa in più. Si nota subito che c'è stata un evoluzione dello stile, i combattimenti sono molto più fluidi e realistici, e con riprese a momenti slow che lasciano lo spettatore col fiato sospeso.
Oltre al John Woo, ha partecipato alla regia anche Chao-Bin Su, regista sconosciuto in Italia, ma che dopo questo film ne sentiremo molto parlare.

Ottime interpretazioni, Michelle Yeoh sempre perfetta, poi mi è piaciuto particolarmente Xueqi Wang, un villain completo, apparentemente invincibile nel combattimento, ma con un profondo senso di tragico nella sua sfrenata ricerca dei resti.

Forse quello che un pò manca è la colonna sonora, solitamente grande protagonista in questi film, questa volta viene lasciata un pò in secondo piano.

Lòisa

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