martedì 7 giugno 2022

Jurassic World: Il Dominio - la recensione

Terzo e ultimo (?) capitolo della nuova saga giurassica iniziata nel 2015 con Jurassic World.

I dinosauri sono liberi, vivono nel mondo insieme agli esseri umani e agli altri animali, cercando di adattarsi il più velocemente possibile. Inevitabili i problemi di convivenza con gli umani che fanno gli umani, tra un crescente mercato nero di dinosauri,  bracconaggio e allevamenti illegali. Claire e Owen sono sempre impegnati nella difesa dei dinosauri e, allo stesso tempo, devono tenere nascosta Maisie, di cui tutto il mondo conosce l'esistenza e la natura. Con la InGen ormai defunta, ora tutto è nelle mani della Biosyn, di proprietà di Lewis Dodgson, miliardario, scienziato e filantropo impegnato nella salvaguardia dei dinosauri e nella conservazione di una oasi perfetta e protetta (in Italia!). Qualcosa però non va. Delle cavallette di dimensioni eccezionali stanno devastando i raccolti, e sarà la dottoressa Ellie Sattler, insieme al suo vecchio amico, il dr. Alan Grant, ad indagare sui laboratori della Biosyn, grazie all'invito di un altro vecchio amico, il dr. Ian Malcolm. Intanto, Maisie viene rapita, e con lei anche il cucciolo del velociraptor Blu, e Claire e Owen partiranno per andare a riprendersi entrambi.

I mondi di Jurassic Park e Jurassic World si fondono in un solo film. Il Dominio non è solo il terzo film della nuova saga, è anche un collegamento diretto con il capostipite del 1993 e quindi anche una specie di nuovo capitolo della vecchia saga. Nessuna entrata ad effetto per il vecchio cast, il regista Colin Trevorrow ha preferito impostare la storia su due piani distinti, da una parte il vecchio cast alle prese con un personaggio che aveva già interferito in Jurassic Park, dall'altro il nuovo cast che segue la storia della giovane Maisie lasciata in sospeso ne Il Regno Distrutto (e meno interessante), due strade separate che gli eventi faranno incontrare. Una scelta ragionata che affievolisce l'"effetto wow" del ritorno del vecchio trio, una sensazione che però sparisce, annientata dalla gioia di rivedere Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum di nuovo insieme, e di nuovo insieme in mezzo ai dinosauri. L'unione dei due cast funziona, soprattutto quando i gruppi si mischiano formando nuove coppie, sarebbe stato molto bello vederli interagire di più, vederli di più insieme in scena.

Il cast sa esattamente cosa fare, Jeff Goldblum aveva già ripreso il suo ruolo nel secondo capitolo per un breve cameo e in questo ha sicuramente le migliori battute del film, per Sam Neill e Laura Dern invece è stato un ritorno dopo tanto tempo ed entrambi sono rientrati nei loro personaggi con grande naturalezza, come se non li avessero mai lasciati. Nel corso della saga di Jurassic World, il personaggio di Bryce Dallas Howard è quello che si è evoluto di più, da fredda manager a paladina dei diritti dei dinosauri, e ora anche madre, una evoluzione in cui l'attrice si cala senza nessun problema. Diverso il discorso per Chris Pratt, il suo personaggio non è cambiato molto rispetto al primo film, bene nell'azione, meno interessante nelle altre parti. Fanno il loro le new entry Mamoudou AthieDeWanda Wise, quest'ultima con un personaggio che qualche anno fa sarebbe sicuramente stato affidato ad un attore maschio.

La regia di Colin Trevorrow è buona, non cerca l'eccezionale, in molte occasioni si rifà alle inquadrature di Steven Spielberg ma senza cercare di imitarlo (perché non può, e lo sa). Il film è pieno di citazioni, a partire dal villain, quel Lewis Dodgson che abbiamo conosciuto nelle prime scene di Jurassic Park, quando consegna a Dennis Nedry la bomboletta di schiuma da barba per trasportare gli embrioni di dinosauro da rubare, ed è un continuo di situazioni e oggetti sparsi in modo furbo qui e là, tanti ma integrati bene nella storia. Trevorrow però non guarda solo al film del 1993, Jurassic World - Il Dominio è pieno di rimandi ad altri grandi blockbuster, c'è una evidente citazione di Indiana Jones (sempre Spielberg!), il mercato nero ricorda gli ambienti più malfamati del mondo di Star Wars, gli inseguimenti strizzano l'occhio alle saghe action, tutto senza mai cercare l'imitazione, riuscendo a coprire bene due ore e mezza di film che volano, senza pause, senza noia, e senza momenti di ristagno.
Ottimi gli effetti speciali, tra CGI e soprattutto Animatronic, i dinosauri sono perfetti, bellissimi, e aggiornati alle scoperte più recenti (sì, hanno le piume!). La colonna sonora di Michael Giacchino in più occasioni riprende le note di Jurassic Park di John Williams, e ogni volta sono brividi.

Jurassic World - Il Dominio non punta ad essere memorabile come l'inarrivabile Jurassic Park, fare un paragone è un esercizio del tutto inutile, ha una trama un po' confusa, poco approfondita, ma alla fine è un film che fa il suo dovere: intrattenere e divertire lo spettatore.

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