mercoledì 20 ottobre 2021

[RomaFF16] Cyrano - la recensione

Dopo La donna alla finestra, film sicuramente non brutto ma non del tutto riuscito, torna Joe Wright e torna all'adattamento di un classico della letteratura, tipologia di film che lo aveva reso grande con Orgoglio e pregiudizio prima e, soprattutto, Espiazione dopo.

 
Joe Wright decide di portare sullo schermo non solo il Cyrano de Bergerac, capolavoro di Edmond Rostand, ma di adattare il musical di Broadway scritto da Erica Schmidt. E non è solo Schmidt a tornare per questo adattamento, ma anche il suo protagonista, quel Peter Dinklage ormai lanciatissimo nel firmamento dei migliori attori di Hollywood, e che ancora una volta dimostra come, nonostante le apparenze, in scena giganteggi.

Il primo cambiamento che salta all'occhio, infatti, rispetto all'opera originale di Rostand, è proprio il protagonista: non più gravato da un naso inverosimilmente lungo, Cyrano ha invece l'evidente fisicità di Dinklage, un handicap che lo spettatore spesso tende a dimenticare rapiti dal fascino e dalla presenza scenica dell'attore americano. Altro grande cambiamento apportato da Wright è la location, non più la Francia del Seicento, ma la Sicilia, perfetta e fiabesca come non mai. A questa atmosfera contribuiscono gli splendidi costumi di Massimo Cantini Parrini, già nominato all'Oscar per il Pinocchio di Garrone.
Ma siamo davanti ad un musical, come sono le musiche? A tratti meravigliose, a tratti meno, ma quello che salta all'occhio, anzi all'orecchio, è il modo in cui non sono mai invadenti o sovrastanti rispetto alla storia, e si riescono ad inserire in maniera fluida nello scorrere della pellicola, regalando anche alcuni momenti di grandissimo Cinema in cui scenografia, musica e regia si uniscono perfettamente.

Ottima la prova di tutto il cast. Peter Dinklage, come detto, giganteggia, riesce a essere intenso, duro, credibile sia nel recitare che nel cantare, mai per un momento si dubita di lui e mai per un momento si smette di essere rapiti dalla sua performance. Come contraltare Haley Bennett è perfetta come Roxanne, angelica in alcuni momenti, molto sensuale in altri. Spicca anche un fantastico Ben Mendelshon nel ruolo del villain, in particolare in un duetto con Dinklage difficile dimenticare. Ne esce un po' sconfitto invece Kelvin Harrison Jr., a tratti forse schiacciato dal carisma di Dinklage, non indimenticabile, ed è un peccato che si parli di lui quasi esclusivamente per il colore della sua pelle. 

Magico, romantico, travolgente e sensuale, il Cyrano di Joe Wright riporta il regista inglese ai suoi fasti di un tempo, grazie a una messa in scena perfetta e a un protagonista che è ormai una vera certezza.

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