E' uscito un po' in sordina il nuovo film con Johnny Depp, ma è stato capace di conquistare il box office italiano sfidando il caldo e la solita diaspora di spettatori estiva.
Merito del richiamo di Depp probabilmente, attore che, nonostante gli alti e bassi, rimane sempre un nome di rilievo da avere in locandina, ma anche di una premessa che, per quanto poco originale, attira sempre al cinema un po' tutti.
Richard è un professore di letteratura inglese a cui viene diagnosticato un cancro ai polmoni in fase avanzata: non avrà più di un anno di vita. Dopo questa diagnosi Richard, che ha sempre vissuto in modo impeccabile, si lascia totalmente andare, sia sul lavoro che nella sua vita privata.
Non la più originale delle trama sicuramente, a cui però va aggiunto un pizzico de L'attimo fuggente nel rapporto che Richard instaura con i suoi studenti, aprendosi con loro totalmente e portandoli ad aprirsi a loro volta.
Tuttavia dopo la prima metà il film prende una strada diversa da quella che ci si potrebbe aspettare e il nichilismo si fa man mano più presente e va, stranamente, di pari passo anche con una ripresa della vita di Richard, dal rapporto con moglie e figlia a quello con il suo migliore amico, unico a sapere della malattia.
Sicuramente gran parte della riuscita del film alla fine si deve all'interpretazione ottima di Johnny Depp, che in maniera misurata e andando di sottrazione, riesce a trasmettere la paura e la disperazione di un uomo che, messo davanti alla sua fine imminente, si rende conto di non aver mai vissuto davvero, ed è sempre grazie a lui se alla fine ci si riesce ad emozionare pur conoscendo già il finale dal primo momento. e nonostante il film non calchi eccessivamente sulla parte più emotiva.
Sicuramente gran parte della riuscita del film alla fine si deve all'interpretazione ottima di Johnny Depp, che in maniera misurata e andando di sottrazione, riesce a trasmettere la paura e la disperazione di un uomo che, messo davanti alla sua fine imminente, si rende conto di non aver mai vissuto davvero, ed è sempre grazie a lui se alla fine ci si riesce ad emozionare pur conoscendo già il finale dal primo momento. e nonostante il film non calchi eccessivamente sulla parte più emotiva.
Insomma, non stiamo parlando sicuramente del film dell'anno, molto probabilmente è uno di quei film che non rimarranno nella storia del cinema, ma Arrivederci Professore riesce comunque a ritagliarsi un posticino fra i bei film che potrebbe far piacere rivedere.
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