giovedì 13 agosto 2015

Ex Machina - la Recensione

Caleb (D.Gleeson), giovane informatico appassionato, vince un concorso il cui premio consiste in un invito nella segretissima, isolata e difficile da raggiungere (Caleb viene lasciato in un campo da un elicottero per poi proseguire a piedi) tenuta del capo della sua azienda, Nathan (O.Isaac), un vero e proprio genio dell'informatica che ha costruito un impero. Caleb però non sa che è lì per un motivo preciso, Nathan lo ha scelto per testare Ava (A.Vikander), robot con un'acutissima intelligenza artificiale e l'aspetto di una bella ragazza. Ben presto, anche grazie ai suggerimenti di Ava, Caleb si rende conto che quella casa nasconde i segreti di Nathan.

Diretto da Alex Garland (sceneggiatore di 'Non Lasciarmi' e 'Sunshine'), il film punta molto sull'atmosfera suggerita dal luogo isolato e claustrofobico in cui sono rinchiusi i protagonisti, una casa sotterranea, senza finestre e tecnologicamente avanzata. In questo ambiente chiuso, il regista costruisce intrecci tra i protagonisti: chi dice la verità? Chi sta cercando di nascondere qualcosa? Un gioco di manipolazione che vede contrapposti il genio che si è spinto troppo oltre dove nessuno aveva mai osato, il bravo ragazzo innamorato, e la bella donna-robot che sogna la libertà.
Ben fatto tecnicamente, soprattutto gli effetti speciali dosati con cura, mai eccessivi o invasivi ma usati dove servivano, il film ha un punto di forza nell'ottimo cast. Oscar Isaac interpreta perfettamente il ruolo del genio eccentrico che spesso si ubriaca senza però perdere mai il controllo di quello che succede nella sua casa. Bene anche Domhnall Gleeson, rende bene l'ingenuità del suo personaggio.

A sorprendere e conquistare però è Alicia Vikander nei panni di Ava, primo robot dotato di intelligenza artificiale ma con lo sguardo, il cuore e i sogni più umani dei veri esseri umani. Personaggio al centro della storia ma che alla fine risulta avere troppo poco spazio.

'Ex-Machina' è uno sci-fi che guarda ad altri illustri film dello stesso genere e ai classici come Frankenstein, propone intriganti intrecci, suggerisce tematiche molto attuali (la rete, il controllo dei dati), inserisce un po' di romanticismo e va a chiudere con un finale che ha un sapore quasi "femminista". Un buon film con l'unica pecca di risolvere storia e intrecci in modo troppo sbrigativo.

Frra

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