giovedì 12 dicembre 2013

Lo Hobbit la Desolazione di Smaug - commento a caldo

Lo Hobbit La Desolazione di Smaug è un grande film, ma come tutte le belle cose ha lati positivi e lati negativi. Non è tutto oro quel che luccica.. in tutti i sensi.

Se in In Viaggio Inaspettato il ritmo generale era lento (dovuto a particolari esigenze narrative), nella Desolazione di Smaug il ritmo accelera e forse leggermente troppo. Ci ritroviamo infatti in situazioni quasi tagliate di netto a causa del ritmo frenetico, aspetto giustificabile dal fatto che è comunque un capitolo di "mezzo" anche se personalmente avrei preferito più approfondimento nel caso di Beorn (soprattutto) o degli Elfi Silvani.
Per quanto riguarda le parti prettamente estranee al romanzo di Tolkien, ossia le varie aggiunte creative e situazione ricreate tramite le appendici dell'opera, mi ritengo uno spettatore e amante di Tolkien soddisfatto anche se alcuni dialoghi dell'elfa Tauriel (personaggio inventato di sana pianta) potevano benissimo essere evitati. Bellissime e particolarmente emozionanti invece le sequenze ambientate a Dol Guldur con Gandalf e il Negromante.

I lati negativi non sono molti, personalmente non ho apprezzato molto le (troppe) citazioni della trilogia del Signore degli Anelli (cosa che in Un Viaggio Inaspettato mi aveva fatto impazzire di gioia), e anche purtroppo alcune sequenze digitali molto vicine ad una realtà da videogame di ultima generazione, in particolare nell'ultima parte del film.

In definitiva penso che la prima parte non sia particolarmente riuscita bene (ragni giganti esclusi), mentre la seconda è puro cinema fantasy di una bellezza sconvolgente e mi riferisco in particolare al vero protagonista indiscusso del film, il possente Smaug, il drago cinematografico più riuscito di sempre insieme a Draco di Dragonheart. Da quando entra in scena Smaug si entra in una realtà parallela inattaccabile, è perfetto, dai dialoghi al doppiaggio alle movenze, alle varie coreografie visive, perfetto.

E', come già detto, un capitolo di mezzo con un finale aperto che più aperto non si può ma che comunque soddisfa la libidine visiva dello spettatore.

P.S. Ho visto il film in 2D, magari questo fattore ha influenzato molto questo giudizio. Conto di vederlo in 3D HFR per ricredermi su alcune parti.

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