giovedì 26 settembre 2013

Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo - la Recensione

Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo approda nelle sale italiane quasi un anno dopo l'uscita giapponese (17 novembre 2012), distribuito in Italia da Nexo Digital solo il 25 settembre 2013.

Sono passati 14 anni dagli eventi accaduti in Evangelion 2.0, il Third Impact ha distrutto la terra, la Nerv non esiste più (apparentemente), una nuova organizzazione, la Wille, è in lotta continua con quello che rimane della Nerv e ovviamente contro gli Angeli e il pilota dell'Eva-01 Shinji viene ritrovato in un sarcofago fluttuante nello spazio.

Già dai primi minuti del film si intuisce un profondo cambiamento visivo e un carattere "spettacolare" molto marcato rispetto ai primi due episodi della saga, i più puristi del genere potrebbero, e probabilmente hanno storto il naso non poche volte durante la proiezione a causa dell'uso smodato di animazione digitale computerizzata che da sola compone l'80% del film, il 20% rimanente è occupato da un animazione tradizionale molto limitata e decisamente deludente.


Il difetto di questo terzo, e non ultimo, episodio potrebbe essere tutto qui: il digitale. Senza dubbio le innumerevoli parti distruttive e spettacolari sono state create con grande giudizio, sequenze accompagnate da una meravigliosa colonna sonora composta da Shiro Sagisu. Ma questo basta per definire Evangelion 3.0 un buon film? Penso di no purtroppo. Lo spettatore, come il protagonista Shinji, rimane allo scuro delle vicende accadute in 14 anni di "sonno", viene solo accennato qualcosa ma niente di veramente tangibile. Probabilmente è un capitolo di transazione che non si sa reggere in piedi senza un seguito, perché oltretutto la pellicola ha una durata minima e un finale spezzato che puzza di bruciato. Per dare un giudizio più concreto dovremmo aspettare l'uscita del quarto capitolo, ancora senza data in italia e nel mondo, anche se si vocifera una release giapponese per inizio 2014.



Per il resto, come dice un personaggio chiave del film, "dobbiamo adattarci per sopravvivere" ed probabilmente questa la chiave per riuscire ad apprezzare Evangelion 3.0, dobbiamo adattarci al cambiamento che ci viene presentato, o altrimenti osservare e aspettare. La continuità e la bellezza artigianale che avevamo visto nei primi 2 film e nella serie tv è molto lontana da questo 3.0.

Vi lascio con il trailer del quarto (e probabilmente conclusivo) capitolo della saga di Rebuild of Evangelion.






P.S.: doveroso sottolineare un degrado sociale nel pubblico italiano in sala, sempre più volgare, irrispettoso e spesso ignorante che passa dall'omofobia alla normale mancanza di rispetto per gli spettatori paganti che vanno al cinema per ricevere un servizio all'altezza del prezzo del biglietto. Con questo non ho la presunzione di elevarmi a spettatore modello, intelligente e preparato, ma così le sale italiane non andranno molto lontano. Smetteremo davvero di andare a vedere un film al cinema.




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