venerdì 31 maggio 2013

'Tutti Pazzi per Rose' ('Populaire') - la recensione

'Tutti pazzi per Rose' (Populaire in originale) è un film francese che fu presentato allo scorso Festival internazionale del Cinema di Roma riscuotendo un discreto successo dalla critica, ed oggi eccolo in sala per il grande pubblico.



Bizzarro non averlo fatto uscire appena dopo la presentazione al festival, e bizzarro anche il cambio di titolo, che alla fine non intacca lo spirito del film ma di certo lo trasforma in un buon acchiappamosche per il pubblico.
L'aggettivo più usato per definire il film è “gioiellino” facendolo sembrare un film di rara bellezza in un mare di film mediocri, e questo non penso che sia giusto. Il cinema francese negli ultimi 5 anni ci ha abituato a standard altissimi e a film sorprendentemente intelligenti e originali, 'Populaire' rientra senza dubbio tra le chicche di questo cinema francese di alto livello, ne più ne meno.


Nonostante sia il primo lungometraggio, il regista Régis Roinsard se la cava molto bene, equilibrando tutto, dai costumi al montaggio, dalla colonna sonora alla fotografia, ma soprattutto si è costruito due protagonisti davvero pieni di sfumature... soprattutto sfumature pastello! Déborah François, Rose, riesce perfettamente a ricreare l'innocenza e il coraggio di una giovane bizzarra ragazza degli anni '50 e Romain Duris, che interpreta il suo criptico capo (strano vederlo vestito in un film), le si contrappone, creando un amorevole contrasto che sul grande schermo funziona sempre bene.

Tecnicamente è davvero perfetto sotto ogni aspetto, quindi cos'ha in più 'Tutti Pazzi per Rose'? In definitiva nulla. È solo un esempio di ottimo film, pur non avendo un grande budget alle spalle.
La frase simbolo del film potrebbe essere:
<< L'america per gli affari, la Francia per l'amore>>
E in questo caso rispecchia benissimo lo spirito del film.

Mat

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