mercoledì 15 agosto 2012

Tim Burton Exposition Paris, il resoconto di Frame

FINALMENTE! Sono riuscito ad andare a Parigi per l'unica meta europea che toccava la Tim Burton Exposition che aveva affascinato i newyorkesi qualche anno fa al MoMa, e che dire.. vediamo un po!


Dopo una fila durata un ora siamo riusciti ad entrare, e invitati a non fare foto (quelle che vedete sono un po foto di repertorio e alcune fatte da me in persona) ci hanno scortato all'ascensore che ci avrebbe portato al quinto piano. Appena si son spalancate le porte metalliche siamo entrati nel mondo Burtoniano che amiamo.

Una stanza completamente buia ricoperta di disegni di mostri fluorescenti, non potevo chiedere di meglio! A tutto segue una retrospettiva artistica dei suoi disegni sulla societĂ  e le persone e l'ironia grottesca di Burton trapelava da ogni foglio di carta, che meraviglia per gli occhi e per la mente. Troppo spesso si pensa a Burton con troppa superficialitĂ , mostri-dark-gotico, ma per chi sa osservare, il suo lavoro nasconde perle rarissime di "strana" bellezza.


Continuando per le varie salette abbiamo ammirato lavori televisivi del passato di Tim, come la sua versione mediometraggio della favola di Hänsel e Gretel, fantastica fantastica fantastica, tutto ciĂ² accerchiato dagli story-board originali del progetto, poi la meraviglia, Vincent, li su una parete affissi i fantastici disegni del piccolo capolavoro che creĂ² decine di anni fa, affiancato da niente di meno che Frankenweenie.


E arriviamo alla parte "filmica" iniziando ovviamente da PeeWee Big Adventures, primo lungometraggio di Burton che purtroppo è rimasto un po nell'ombra, e poi Batman, Edward mani di Forbice, Beetlejuice e tutta l'allegra compagnia fino a Dark Shadows.
Da orgasmo la parete di Nightmare before Christmas dico solo questo.
Pochi oggetti e qualche oggetto di scena, forse questo mi ha leggermente deluso, ma vedere dal vivo la progettazione dei suoi lavori è stata davvero una grandissima emozione, credo che al MoMa ci fossero piĂ¹ opere comunque.
Altra parte deludente sicuramente i souvenir che non è una parte vitale ma speravo ci fossero piĂ¹ "cosine belline" e invece solo qualche libro qualche cartolina qualche calamita e i film in dvd....mi son buttato sulla spilla col logo della mostra.




















La mostra era allestita su un solo piano dell'acclamata Cinématique Francaise di Parigi, luogo quasi di culto per cinefili di tutto il mondo, archivio e museo della settima arte.
Il lato negativo dell'exposition era proprio quello di essere costipato tutto in un solo piano, le opere i bozzetti e gli oggetti di scena erano tutti attaccati l'un l'altro, questo a reso la visita un po stressante perché era pieno di persone tutte accalcate.








In definitiva una bella bella mostra che mi ha fatto rivivere momenti bellissimi del cinema che ci ha regalato e ci sta ancora regalando Tim Burton, persona ormai troppo stereotipata dal mondo in quelle tre parole citate prima, ma che grazie a questa exposition (e le altre che porterĂ  nel mondo)   riuscirĂ  ad illuminare le sue parti nascoste che forse sono le migliori.



Mat

1 commento:

  1. La galleria con le espressioni facciali di Jack!!! Valeva la pena andare anche solo per quello!!! Grandissimo Matte!!

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