Sono stati consegnati ieri sera i David di Donatello 2025, arrivati all'edizione numero 70. Una serata, trasmessa in diretta su RaiUno, condotta da Elena Sofia Ricci e Mika, che ha mostrato le solite pecche organizzative a cui assistiamo ad ogni edizione, a cui quest'anno si è aggiunto un ritardo incredibile nella diretta, sicuramente per una giusta attesa della fumata del Conclave, ma anche perché si è dovuto aspettare la fine della puntata di Affari Tuoi. Il Cinema Italiano a quanto pare è meno importante di uno show tv. Ma quest'anno c'è stato qualcosa di nuovo, un piccolo risveglio di attivismo politico e sociale, che non dispiace affatto.
A trionfare è stato Vermiglio di Maura Delpero, film che ha portato a casa sette David, tra cui quello per la migliore regia, per la prima volta assegnato ad una donna. E sempre una regista donna, Margherita Vicario per Gloria!, ha vinto il premio per il migliore esordio alla regia.
Tecla Insolia ha vinto il David come migliore attrice protagonista per L’arte della gioia, che in realtà è una miniserie ma è stata ammessa tra i film perché prima della messa in onda è stata proiettata in alcuni cinema. Migliore attore Elio Germano per Berlinguer – La grande ambizione, alla sua sesta statuetta personale. L'attore è stato protagonista di uno di quei momenti di attivismo citati in precedenza: "Voglio dedicare questo premio proprio a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento di quella parità di dignità che c’è scritta nella nostra Costituzione. Parità di dignità vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, deve poter accedere all’istruzione, alla sanità. E una donna deve avere la stessa dignità di un uomo, un nero la stessa dignità di un bianco, un italiano la stessa dignità di uno straniero, e permettetemi di dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano".
In realtà, Germano già in mattinata aveva fatto dichiarazioni che avevano alzato un po' di polvere, criticando in modo molto diretto l'intervento del Ministro della Cultura durante l'incontro con Mattarella: "Il cinema è davvero in crisi [...] Sentirci dire che tutto va bene, e per di più in un modo così bizzarro, è stato per me molto fastidioso. [...] Piuttosto che piazzare i loro uomini, come fanno i clan, nei posti chiave, si preoccupassero davvero di fare il bene della nostra comunità mettendo persone competente nei posti giusti, incontrando i rappresentanti di categoria per risolvere davvero i problemi".
Non solo Elio Germano, una notevole bordata contro il governo è arrivata anche da Pupi Avati, premiato con il David alla Carriera. Il regista, dal palco, ha cercato nelle prime file la sottosegretaria alla Cultura, la leghista Lucia Borgonzoni, seduta accanto a un'altra parlamentare leghista, e l'ha incalzata davanti a tutti.
"Vedere il cinema come è qui oggi, è una cosa meravigliosa", ha detto Avati, "Però, questo lo voglio dire a Lucia, non assomiglia al Cinema Italiano purtroppo. Qui c’è l’opulenza, nel Cinema Italiano ci sono le società, soprattutto le società piccole, indipendenti, che stanno facendo una fatica pazzesca. [...] Cinema Revolution è cosa carina, ma abbiamo bisogno di qualcosina di più". A seguito di queste parole, è partito l'applauso dalla platea, ma non dal viceministro e collega, rimaste immobili come due statue di sale con un sorriso finto in faccia, e Avati le ha incalzate ancora: "Applaudi oh! Devi applaudire, se non applaudi... Perché non applaudi? Non applaudono loro due?". Messe all'angolo da Pupi Avati in diretta su RaiUno.
Nella serata poi c'è stato Timothée Chalamet, a cui è stato consegnato un David Speciale. L'attore, che si è presentato senza traduttore mostrando di capire piuttosto bene l'italiano, ha dichiarato ancora una volta il suo amore per l'Italia, tra Cinema e calcio: "Questo premio è un onore incredibile per me, e conta molto averlo ricevuto in un Paese come l’Italia ricco di storia. I film italiani mi hanno dato molto, ho preso ispirazione da Ladri di biciclette di Vittorio De Sica e da Fellini. Ma devo tutto a Luca Guadagnino, è la persona più importante della mia carriera. Con lui ho girato a Bergamo e Crema Chiamami col tuo nome. Non ho nessuna relazione con l’Italia, ma sento una connessione profonda con questo Paese e sono grato alla comunità cinematografica italiana. Se non avessi continuato il mio sogno attoriale, probabilmente avrei infranto qualsiasi record di Francesco Totti".
La giornalista Francesca Mannocchi ha vinto il premio per il miglior documentario con Lirica Ucraina, e dal palco ha dedicato il premio "ai ventimila bambini della Striscia di Gaza e a tutti quelli che continuano a morire mentre noi siamo qui a festeggiare questo premio".
Anora è stato premiato come miglior film internazionale, premio ritirato proprio dal regista del film, Sean Baker.
Nota stonata, l'assenza di Ornella Muti, che avrebbe dovuto ricevere un David Speciale alla carriera e non c'era, non si sa il motivo della sua assenza.
Ecco tutti i vincitori.
MIGLIOR FILM
Vermiglio
MIGLIOR REGIA
Maura Delpero, Vermiglio
MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA
Margherita Vicario, Gloria!
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Tecla Insolia, L’arte della gioia
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Elio Germano, Berlinguer – La grande ambizione
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Valeria Bruni Tedeschi, L’arte della gioia
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Francesco Di Leva, Familia
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Vermiglio, Maura Delpero
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
L’arte della gioia, Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo
MIGLIOR PRODUTTORE
Vermiglio
MIGLIOR CASTING
Vermiglio
MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Vermiglio
MIGLIOR COMPOSITORE
Margherita Vicario e Davide Pavanello, Gloria!
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“Aria!”, Gloria!
MIGLIORI SCENOGRAFIE
Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
MIGLIORI COSTUMI
Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
MIGLIOR TRUCCO
Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
MIGLIOR ACCONCIATURA
Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
MIGLIOR MONTAGGIO
Vermiglio
MIGLIOR SUONO
Vermiglio
MIGLIORI EFFETTI VISIVI – VFX
Napoli-New York
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Lirica Ucraina
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Anora
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Matteo Tortone, Domenica sera
DAVID GIOVANI
Napoli-New York
DAVID DELLO SPETTATORE
Diamanti
DAVID ALLA CARRIERA
Pupi Avati
DAVID SPECIALE
Ornella Muti
Timothée Chalamet
PREMIO SPECIALE CINECITTÀ
Giuseppe Tornatore
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