venerdì 26 maggio 2017

Festival di Cannes 2017 - giorno 10

Il festival si avvia alla conclusione, e così il Concorso. Presentato oggi il nuovo film di Fatih Akin, In The Fade (titolo originale Aus Dem Nichts).

Con questo film il regista tedesco di origini turche - quarta volta al festival dove ha già vinto un premio nel 2007 - porta in Concorso fatti di strettissima attualità: gli attacchi terroristici. Un tema che, visti i recenti fatti di cronaca, la strage di Manchester e la tensione al festival con i serrati controlli di sicurezza, ha fatto discutere molto la critica.

Il film racconta il dramma di una donna, Katja (Diane Kruger), tedesca e sposata con un turco dalla fedina penale non proprio immacolata, che vede la propria vita stravolta e sgretolata dopo che il marito e il figlio vengono brutalmente uccisi da una bomba, un attacco terroristico di stampo xenofobo fatto da un gruppo di neonazisti. Katja sprofonda nel dolore in attesa di giustizia, poi si affida alla vendetta.

Il film è ispirato a fatti reali accaduti in Germania tra il 2000 e il 2007, quando un gruppo neonazista mise in atto una serie di omicidi di stampo razzista e xenofobo. "Il vero scandalo non furono tanto le morti", ha dichiarato Fatih Akin, "ma il fatto che per anni polizia, stampa e opinione pubblica diedero la colpa ai turchi, che erano le vittime, insinuando il sospetto che gli attentati fossero un regolamento di conti per traffici di droga o fatti criminali nella comunità degli immigrati". Le ragioni politiche nel film rimangono sullo sfondo, al centro del film c'è una donna e gli omicidi. "Non importa chi sono i terroristi, conta la perdita e quello che scatena a livello umano", ha spiegato Akin.

Protagonista una intensa Diane Kruger, che ne film recita nella sua lingua madre, il tedesco, cosa che fino ad oggi aveva fatto solo in alcune scene di Bastardi Senza Gloria di Tarantino, e che evidentemente l'ha aiutata visto che è molto convincente nel ruolo, tanto che molti la danno come favorita per la vittoria del premio per la migliore interpretazione femminile. "Era un ruolo che mi faceva molta paura, proprio perché raccontava un atto di terrorismo in un momento in cui viviamo l'orrore del terrorismo tutti i giorni", ha dichiarato l'attrice, "Le notizie sono piene di cifre di morti e feriti ma non raccontiamo mai le storie di chi resta. Interpretando Katja ho cercato di fare con lei un viaggio per raccontare come si può vivere il dolore di una perdita così e soprattutto l'ingiustizia. Ho avuto la fortuna di poter girare il film in ordine cronologico e così ho avuto l'impressione di crescere con lei. Fatih Akin, che è un regista che ammiro e che con il suo cinema ha segnato la mia adolescenza, mi ha chiesto di buttarmi nel vuoto con gli occhi chiusi e io l'ho fatto".
Diane Kruger e Fatih Akin si sono incontrati per la prima volta proprio a Cannes qualche anno fa e grazie a quell'incontro il regista l'ha scelta come protagonista. "Ci siamo conosciuti a un party sulla spiaggia e Diane mi ha confessato che avrebbe voluto lavorare con me", ha raccontato Akin, "Quando scrivendo la storia ho capito che cercavo una protagonista bionda e ariana mi sono ricordato di lei. E’ un’attrice molto intelligente, curiosa e intuitiva".
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Presentato in Concorso anche il nuovo film di François OzonL'Amant Double. Sesta partecipazione al festival per il regista che stavolta presenta un thriller erotico ispirato al romanzo breve di Joyce Carol Oates. Protagonisti Jérémie Renier e Marine Vacth. Nel cast anche Jacqueline Bisset.

Il film racconta di Chloe, una ragazza depressa che si innamora del suo psicanalista. I due vanno a vivere insieme ma presto Chloe scoprirà che il suo amante nasconde una parte della sua personalità e un fratello gemello.

Prova impegnativa e molto fisica per i due attori, soprattutto per Marine Vacth, a causa delle numerose scene di sesso (anche se l'attrice era già stata protagonista di un film abbastanza esplicito come Giovane e Bella). Per il film il regista ha dichiarato di essersi ispirato ai grandi del Cinema che in passato hanno padroneggiato il genere, come Hitchcock e De Palma. "E’ un thriller erotico e per questo i miei riferimenti cinematografici non potevano che essere Hitchcock e Brian De Palma", ha dichiarato François Ozon, "In particolar modo amo il modo in cui quest’ultimo sappia decostruire il genere thriller. E' interessante giocare con l’immaginazione, con quello che può essere vero o falso, così che lo stesso spettatore si chieda sempre cosa stia vedendo. Io adoro lavorare con questi temi ed è quello che vedete rappresentato nel mio film".

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