giovedì 12 maggio 2016

Cannes 2016 - giorno 2

Il secondo giorno del festival è tutto per un trio delle meraviglie: Jodie Foster, Julia Roberts e George Clooney.

Presentato Fuori Concorso l'atteso film Money Monster, che segna il ritorno di Jodie Foster dietro la macchina da presa. Protagonisti del film la coppia Clooney-Roberts, e Jack O'Connell (Unbroken).

Il film racconta di un sequestro di persona da parte di un ragazzo, Kyle (O'Connell) che, armato di pistola e giubbotto esplosivo, decide di introdursi nello studio televisivo della trasmissione "Money Monster" per prendere in ostaggio il conduttore Lee Gates (Clooney), che nel suo programma dà azzardati consigli finanziari. Kyle sta per diventare padre e seguendo uno dei consigli di Gates perde tutti i risparmi. Gates, costantemente sostenuto e consigliato dalla produttrice (Roberts) che dalla regia gli parla nell'auricolare, si presta al gioco per evitare la tragedia, e a telecamere accese cerca di rispondere con la verità a tutte le domande del ragazzo.

Jodie Foster torna a Cannes nelle vesti di regista 40 anni dopo Taxi Driver, inevitabile la domanda amarcord in conferenza stampa. "Nel 1976 avevo 12 anni e fu l'inizio di una nuova vita. Tornare 40 anni dopo come regista, in una rassegna che conta tra i suoi nomi Jim Jarmusch e Pedro Almodovar, è un grande onore", ha dichiarato l'attrice/regista, "Il palais non esisteva ancora, il red carpet è stato spostato, si faceva all'altezza del Carlton, e l'atmosfera oggi è decisamente più caotica con i flash dei fotografi che ti accecano".

Money Monster è thriller teso che racconta non solo la crisi finanziaria di oggi e l'economia, ma punta il dito anche contro la televisione: "Questo film è una riflessione sull'evoluzione che c’è stata negli ultimi anni in tv", ha spiegato George Clooney, che da figlio di un giornalista ha molto a cuore l'argomento, "Il vero problema della televisione americana è che mescola notizie e intrattenimento in una commistione esplosiva e molto pericolosa per l'influenza che ha sulla gente. Bisognerebbe che chi fa news spiegasse solo i fatti, e non a fare spettacolo. Abbiamo perso la capacità di riflettere con profondità sui fatti".
Clooney ha poi virato ancora di più sulla politica, parlando delle elezioni per la presidenza USA in arrivo: "Se ci troviamo nella situazione in cui Donald Trump è il candidato repubblicano alla Presidenza la responsabilità è dei programmi di news televisivi che non fanno più domande", ha detto l'attore, "Ma non vi preoccupate non avremo Trump alla Casa Bianca perché la paura non è quello che muove il nostro paese e le sue scelte".

Clooney è poi tornato sul cinema e ha speso grandi elogi per l'amica Jodie Foster versione regista: "Con il mio primo film da regista sono stata molto addosso agli attori, li controllavo", ha detto la Foster, "Con il tempo ho imparato la lezione. Oggi do le indicazioni ma li lascio anche liberi. Certo avere un attore che ha fatto anche regista è un grande aiuto, parliamo un linguaggio più simile". La regia è invece una cosa che Julia Roberts esclude di voler fare, e durante la conferenza stampa ha spiegato molto sinceramente il perché: "Conosco i limiti della mia intelligenza e della mia pazienza", ha detto l'attrice, "e soprattutto non posso tollerare più di quattro persone che mi facciano domande in simultanea".
Nel film spiccano figure femminili molto forti, al contrario degli uomini che sono piuttosto deboli: "Volevo che dal film venisse fuori la lotta di questi uomini, il loro senso di fallimento", ha spiegato la Foster, "uomini che hanno fondato la loro esistenza sul valore della celebrità e del denaro, e che si trovano a guardare in faccia le tre donne che hanno profondamente deluso".

Il film ha avuto una buona accoglienza e delle buone critiche.

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Primo film italiano del festival, Marco Bellocchio ha aperto la Quinzaine des Realisateurs con il film Fai Bei Sogni, con Valerio MastandreaBérénice Bejo. Tratto dal libro di Massimo Gramellini, il film racconta l'evoluzione di un lutto.

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