giovedì 10 settembre 2015

Venezia 72 - giorno 8 e 9

Il festival si avvicina alla sua conclusione e intanto racconta gli effetti delle guerre, passate e presenti.

Presentato in Concorso il nuovo film di Atom Egoyan, Remember, che vede tra i protagonisti Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz.

Il film racconta la storia di Zev (un convincente Plummer), ebreo, da poco vedovo e con un principio di Alzheimer, decide di andare a cercare e uccidere l'SS che ha sterminato la sua famiglia e quella di un suo amico della casa di cura, Max (Landau), che gli ha scritto una lettera per spiegargli come fare a trovare quell'uomo. Ma la memoria vacilla, Zev attraverserà gli Stati Uniti e il Canada incontrndo anziani con problemi come lui ma che potrebbero celare l'identità dell'uomo che sta cercando.

Un film all'apparenza semplice ma con un finale spiazzante che potrebbe lasciare lo spettatore confuso e sconcertato. "Questa è l'ultima storia che si può raccontare al giorno d'oggi in relazione a quel periodo storico, la seconda guerra mondiale e il nazismo, perché parla dell'ultima occasione di farsi giustizia per chi ha vissuto di persona l'Olocausto", ha raccontato il regista in conferenza stampa, "non avevo mai incontrato un personaggio come Zev, questa storia è un viaggio emotivo profondo anche se tocca indubbiamente temi che ho già affrontato in forma diversa, in particolare il tema della memoria".

Assente alla conferenza ma presente grazie a un collegamento via Skype, l'attore premio Oscar Christopher Plummer ha descritto così il suo personaggio: "Zev è uomo comune, è un uomo semplice, anche se intelligente e colto, ed è molto chiuso. Sembra che abbia come unico scopo nella vita trovare l'assassino della sua famiglia. Ma ha l'Alzheimer, benché in fase iniziale, e così vive un po' dentro e un po' fuori dalla realtà".
L'attore ha anche speso due parole per il suo personale record: il più anziano a ricevere un Oscar (per Beginners, nel 2012). "Prima non ero certo un senzatetto, ma sicuramente dopo l'Oscar le mie quotazioni sono salite, adesso ricevo script più interessanti", ha dichiarato Plummer, "Credevo che Chaplin fosse più vecchio di me, quando ebbe la statuetta, invece pare che sia io il più anziano".

Remember arriverà in Italia grazie alla BIM.

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Ieri c'è stato anche spazio per l'impegno sociale, grazie al documentario Torn, protagonista Alessandro Gassmann, che nei panni di ambasciatore dell’Unhcr è andato in visita nei campi profughi siriani in Giordania e Libano.

"Ci sono oltre 4 milioni di rifugiati che a causa della guerra sono costretti ad andare via da un paese millenario, culla di civiltà, come la Siria, che oggi rischia l'estinzione", ha dichiarato Gassmann, "Sono andato alla ricerca di artisti, musicisti, attori, registi, pittori, poeti, che mi hanno raccontato quel che succede, il loro strazio. Sono loro che mantengono vivo il legame con la tradizione e la cultura di un popolo che oggi rischia di finire polverizzato. Gli artisti siriani mi raccontavano, e il fantasma della guerra ballava accanto a noi. I caccia militari sfrecciavano verso il loro Paese con il carico di bombe. [...] Il lavoro che fanno le organizzazioni umanitarie è eroico. I rifugiati sono argomento politico e strumentale, su cui spesso c'è cattiva informazione: solo il 2% è arrivato in Europa, il 98% è nei campi profughi. Bisogna essere accoglienti, dimostrare umanità, non certo essere spaventati da persone che hanno perso tutto non per loro volontà". Gassmann ha prestato volentieri la sua immagine per un documentario che affronta un tema così importante e attuale. "Ho pensato che non solo potevo essere utile alla sensibilizzazione essendo io un personaggio conosciuto", ha spiegato l'attore, "ma che potevo mettere il mio mestiere di attore e regista al servizio di questa operazione. Il Libano era per i siriani un posto di vacanza, quello che può essere l’Italia per i tedeschi. Ora bisogna fare i conti con la presenza di un milione e duecentomila persone che prima non c’erano. Eppure l’atmosfera è di assoluta fratellanza, accoglienza. Ce n’è di cose da imparare. E’ stato il viaggio più importante della mia vita".

Nella serata di ieri è stato anche consegnato il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2015 al regista Brian De Palma.

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