mercoledì 2 settembre 2015

Venezia 72 - giorno 1

Prende il via il 72° Festival di Venezia e ad aprire i battenti ci pensa Everest, di Baltasar Kormakur, con Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Jason Clarke, John Hawkes e Emily Watson presenti al Lido.

Tratto da fatti realmente accaduti, il film racconta la drammatica scalata alla montagna più alta del mondo da parte di due diverse spedizioni guidate da due uomini molto diversi: quella guidata da Rob Hall (Jason Clarke), capo della Adventure Consultants che cerca di accompagnare i suoi clienti fino alla vetta, e quella di Scott Fischer (Jake Gyllenhaal), alpinista americano sopra le righe, incosciente e col vizio dell'alcol. Ma la vetta dell'Everest è una sfida ai limiti umani e le due spedizioni si troveranno ad affrontare mille difficoltà, tra cui una violenta tempesta di neve.

Difficile è stata anche la lavorazione del film, con le riprese che si sono svolte tra gli studi di Pinewood, quelli di Cinecittà e le Dolomiti. Inizialmente il regista aveva deciso di girare proprio in Nepal ma il cast e la troupe non hanno resistito al clima estremo. "Ho portato davvero i miei attori in Nepal, prima a Katmandu e poi al campo base", ha raccontato Baltasar Kormakur, "ma dopo poco hanno cominciato a stare male e abbiamo optato per le Dolomiti, siamo stati in Val Senales e poi a Cinecittà e negli studi di Pinewood. Ma avevo le immagini dell'Everest girate nel 2014, anche durante una valanga". Le Dolomiti però non sono state sempre gentili. "Ci sono stati momenti difficili", ha continuato a raccontare il regista, "In Val Senales la produzione è stata colpita da una nevicata molto intensa e l'allarme valanghe è diventato reale, ma è stata un'esperienza straordinaria sia per il rapporto con la natura che per il senso di cameratismo che si è creato tra gli attori. Li ho fatti soffrire parecchio ma non li ho mai messi in pericolo". "Abbiamo girato con un vento pungente e temperature sotto zero", gli fa eco Jason Clarke, "ma nonostante il freddo, le punte dei piedi e delle mani quasi congelate è stata la migliore esperienza cinematografica che abbia mai avuto". "Poi siamo venuti a Cinecittà in cerca del sole!", ha scherzato il regista.

Da una parte il clima estremo, dall'altra l'emozionante incontro con i familiari delle due guide, Hall e Fischer. "E' stata un'emozione incredibile", ha raccontato Clarke, "incontrare la moglie di Hall, Jen, e la figlia Sarah che oggi è un'adolescente e non ha mai conosciuto suo padre. E' stata l'emozione più forte della mia carriera di interprete, sapere di dover restituire la verità su quell'uomo". Stessa emozione anche per Jake Gyllenhaal e Josh Brolin che hanno sentito molto il peso della responsabilità. "Speriamo che quando le persone coinvolte vedranno il film possano riconoscersi. Mi sono chiesto tutto il tempo se quello che facevo fosse giusto", ha detto Brolin. "Interpretare questo personaggio mi ha fatto provare una grande responsabilità. Quando i figli di Scott Fischer mi hanno contattato direttamente è stato molto emozionante", ha raccontato Gyllenhaal, "Erano preoccupati dell'immagine che avrei restituito di loro padre, incontrarli mi ha permesso di vedere il mio personaggio attraverso i loro occhi. Ho cercato di rappresentarlo non attraverso le caratteristiche fisiche, che comunque abbiamo studiato, ma con l'essenza del personaggio e spero di esserci riuscito". Emily Watson invece ha raccontato che per prepararsi al suo personaggio ha parlato spesso con al vera Helen (assistente di Rob Hall): "Mi ha fatto ascoltare le registrazioni delle loro conversazioni telefoniche, è stato come toccare con mano la verità".

Il film, che vede nel cast anche Keira Knightley e Robin Wright, è stato presentato in anteprima mondiale ed è stato accolto in modo positivo, con delle recensioni abbastanza buone.

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Si è tenuta oggi la conferenza stampa della giuria del Concorso, che vede Alfonso Cuarón come presidente, con lui ci saranno Elizabeth Banks, Diane Kruger, Emmanuel Carrère, Hou Hsiao-hsien, Francesco Munzi, Pawel Pawlikowski, Lynne Ramsay e Nuri Bilge Ceylan.

"Non ho una idea precisa di quello che vorrei vedere o premiare, ma penso sia giusto così. Mi avvicinerò ai film con innocenza, e con la stessa innocenza voglio essere sorpreso", ha dichiarato Cuarón.

Il Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera ha annunciato che verrà fatto un omaggio a Wes Craven, scomparso pochi giorni fa, sabato 5 settembre a mezzanotte, in sala Darsena, verrà proiettato gratuitamente, sia per la stampa che per il pubblico, Nightmare. "Renderemo omaggio a un grande regista, con un grande film. La proiezione sarà aperta a tutti, spargete voce", ha dichiarato Barbera.

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