sabato 16 novembre 2013

Festival di Roma - giorno 8

Ultimi film in Concorso per il Festival di Roma.

Il regista cult Takashi Miike ha presentato il suo ultimo film 'The Mole Song: Undercover Agent Reiji', tratto dal manga di Noboru Takahashi, Mogura no Uta, e fa colpo sul pubblico e la stampa che definisce il film folle, divertente e geniale.
Tanti gli applausi a fine proiezione per la storia di un poliziotto senza particolari qualità, un po' goffo e casinista, che viene infiltrato nella pericolosissima yakuza per stanare un boss.

La conferenza stampa si è aperta con un ringraziamento del maestro Miike: "Volevo ringraziarvi perché avete visto il film proprio come io volevo. In Giappone le storie intorno alla yakuza sono sotterranee, e le giovani generazioni guardano questo tipo di storia come se si trattasse di cose passate, perciò raccogliamo pochi spettatori. Ma facendo questo film ho cercato di far divertire gli spettatori anche guardando alla nuova generazione, con riguardo verso il passato. Ho affrontato così anche momenti molto seri". Grande l'influenza dei manga sul film che prende spunto anche da Naruto. "Non direttamente, forse però quando si tratta di manga c’è qualcosa che attira e scuote le persone. avrei voluto farlo ma non è possibile", ha detto il regista, "Il manga rappresenta tutto ciò che vorremmo fare ma non possiamo, e per questo che avendo come protagonista un personaggio tratto dal manga, probabilmente abbiamo qualcosa in comune con Naruto, però ovviamente il riferimento diretto è il manga di Noboru Takahashi, Mogura no Uta. Takahashi è il mio primo spettatore e così ho scelto di seguire le sue direttive. In ogni modo è probabile che ci sia qualche punto di contatto con Naruto, manga che amo molto". Ci sarà un sequel? "Se ci saranno spettatori che guarderanno questo primo film, ovviamente lo farò, anche in fretta", ha risposto Miike, "Però si tratta di un film basato su un manga che sta ancora uscendo, quindi aspetterò prima che esca la storia del manga e poi dopo un anno farò il film".
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Sempre in Concorso è stato presentato anche il thriller psicologico di Isabelle Coixet, 'Another Me', che vede protagonista una delle star della serie 'Il Trono di Spade', Sophie Turner.

Il film racconta di un'adolescente che si sente improvvisamente perseguitata da una ragazza identica a lei, un suo doppio, che cerca di rubarle l'identità.

Sul film e sugli aspetti che l'hanno affascinata, la regista ha detto: "Circa quattro anni fa, Rebekah [Gilbertson, una delle produttrici] mi ha dato questo libro di Cathy MacPhail un romanzo per adolescenti, ho iniziato a leggerlo durante un viaggio aereo. Tornata a casa, ho pensato ‘questo è un film’. La storia mi ha toccato profondamente perché anch’io sono madre di un adolescente e quel libro mi ricordava anche come ero io da adolescente. Abbiamo quindi cominciato a lavorarci. [...] Per me la scelta è stata: come viviamo con i nostri fantasmi? E poi c’era il fascino di ambientare questa storia in un luogo chiuso, una casa, e la domanda alla quale volevo rispondere era: ‘come viviamo col nostro passato?’. Io in realtà ogni volta che vado a vedere un film di mistero, già dopo pochi minuti io capisco come va a finire. Per me questa volta la sfida era ambientare la storia in un appartamento chiuso, con tanti segreti, e soprattutto il fatto di poter lavorare su come queste persone arrivano a vivere con questo peso del passato".

Sophie Tuner invece ha parlato della sua prima esperienza al cinema, questo film infatti segna il suo debutto sul grande schermo dopo l'esordio (di grande successo) in tv nei panni di Sansa Stark: "L’esperienza di fare un primo film dopo 'Il Trono di Spade' è stata così entusiasmante per me, soprattutto per il fatto di partecipare a una storia contemporanea e lavorare con una regista fantastica. Per me quest’esperienza è stata un grande cambiamento e anche un grande sollievo poter portare jeans e maglietta! E’ stata per ora l’esperienza lavorativa più entusiasmante [...] Avevo bisogno di liberarmi dalla depressione di Sansa e dal fatto che in ogni scena il mio personaggio piange. Un cambiamento completo di personaggio è stato molto bello. E’ stato come uscire dalla porta laterale del 'Trono di spade' per un po'".

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